Matteo Berrettini è probabilmente il tennista italiano più in forma in questo momento. Dopo critiche da parte di chiunque, in primis di Luca Bottazzi che a MOW ha detto che non sarebbe ma più tornato quello di prima, ha vinto un altro torneo Atp 250. Ha trionfato sulla terra rossa a Gstaad, dopo aver battuto anche Tsitsipas e aver giocato una partita fenomenale contro Sinner a Wimbledon, match che a causa di un sorteggio sciagurato c’è stato già al secondo turno. Il Martello è tornato, dicono e scrivono tutti ora. Eppure non lo avremo alle Olimpiadi di Parigi, che per il tennis si disputeranno peraltro sempre sulla terra rossa come in Svizzera. Come mai?
C’è un preciso regolamento (che però ha varie eccezioni, tipo quella che consentirà la partecipazione a Nadal) che consente l’accesso ai tennisti, e vediamo come e perché Berrettini non rientra in questi criteri. È stato il Roland Garros a chiudere i giochi per i partecipanti ai giochi olimpici, un torneo a cui Berrettini non ha partecipato: è in quel momento, infatti, che sono stati assegnati i quattro posti dell'Italia in singolare nel torneo, con la situazione al 10 giugno che ha sancito poi ufficialmente il ranking.
È stato infatti iI ranking Atp al 10 giugno a determinare (tra i maschi, mentre il ranking Wta tra le femmine) gli atleti qualificati. Berrettini, quindi, nonostante gli ultimi ottimi risultati, sta pagando le conseguenze delle negative (o inesistenti a causa degli infortuni) prestazioni precedenti, perciò anche i forfait dati anche a Roma agli internazionali e anche a Madrid. Nonostante The Hammer sia decisamente più in forma di altri (vedi per esempio Arnaldi appena uscito malamente sulla terra rossa all’Atp 250 in Croazia), gli italiani che giocheranno nel singolo sono Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Luciano Darderi.
È un’esclusione amara visto come abbiamo visto competere ultimamente Matteo. Forse sarebbe il caso di rivedere i regolamenti? Per un campione come Nadal (ma anche per altri) è stata peraltro fatta un’eccezione: Rafa e Carreno Busta hanno scalzato connazionali più alti in classifica grazie al ranking protetto, ovvero il sistema che garantisce agli atleti reduci da un infortunio che ha impedito loro di giocare per almeno sei mesi di rientrare con la classifica che avevano al momento dell'ultimo torneo giocato. Con buona pace di uno degli esclusi, Pedro Martinez, che non ha proprio gradito…