image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Mancini che rimpiange la Nazionale è come il marito che lascia la moglie chiattona per andare con una figa giovane ma poi prega la ex di riprenderlo perché l’altra non sa cucinare (né scopare)

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

12 giugno 2025

Mancini che rimpiange la Nazionale è come il marito che lascia la moglie chiattona per andare con una figa giovane ma poi prega la ex di riprenderlo perché l’altra non sa cucinare (né scopare)
Roberto Mancini racconta, con voce da ex innamorato che ha sbagliato tutto, il rimpianto di chi ha mollato la Nazionale – moglie chiattona ma premurosa – per l’ebrezza di un’avventura esotica che prometteva lusso e piacere, ma serviva falafel surgelati e prestazioni a pagamento. “Si tornerebbe sempre dove si è stati felici”, sospira il Mancio, mentre nessuno gli apre più la porta. Ma può davvero un uomo che ha scelto i petrodollari e poi dice “ho sbagliato” sperare nel perdono degli italiani? E soprattutto: chi, oggi, ha ancora voglia di riscaldare il risotto per lui, per poi magari trovarsi di nuovo fuori dal Mondiale con una Macedonia sullo stomaco?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Ci sono uomini che, spinti dall’inesauribile impulso a cercare un buco diverso in cui perdersi (tanto più se la tana è nuova, lussuosa e promettente), rinunciano a ciò che poi scoprono (o si illudono) essere quello che li rendeva felici. E poi passano gli anni a dire che no, ecco, magari, se avessero parlato di più, se avessero chiesto, se avessero aspettato. Roberto Mancini ha deciso di rivelarsi pubblicamente come il numero uno assoluto di questi uomini. Come? Leggete dichiarazioni come questa del Mancio a La Gazzetta dello Sport: “È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme”. Sostituite “presidente” con “moglie” ed ecco servita la sceneggiatura di milioni di matrimoni e altrettante separazioni seguite da messaggi WhatsApp alle 3 di notte con scritto “penso ancora a te, ho fatto una cazzata”. Il problema è che – quando molli tua moglie per un’avvenente nuova arrivata mediorientale e poi scopri che i suoi falafel sono surgelati e il sesso funziona solo con la carta di credito e magari dopo aver chiesto il permesso a suo padre e a suo fratello – nella vita vera quella che ti risponde al telefono non è più la tua ex, ma sua sorella, che ti dice “inculati”.

Roberto Mancini, invece, non smette di sperare. Come ogni maschio che, dopo aver lasciato una donna rassicurante per una storia esotica e tossica consumata nei migliori hotel dell’Arabia Saudita, scopre che la felicità non te la porta il cammello, nonostante arrivi con sacche cariche di bonifici da sceicco: “Perché per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale”, dice, e poi, con la commozione di chi ha appena riscoperto il piacere della polenta, aggiunge: “Si tornerebbe sempre dove si è stati felici”.

Roberto Mancini ANSA
Roberto Mancini Ansa

Mancini (a parte i molti milioni in più che si ritrova sul conto dopo questa fuga tutt’altro che romantica) parla come quel tipo di ex che si presenta sotto casa con il maglione che lei gli aveva regalato a Natale, pensando che l’odore di naftalina basti a cancellare il ricordo della telefonata in cui le disse “non sei tu, sono io, è meglio così per entrambi” (la famigerata “scelta personale” dell’ex ct). Perché a Coverciano, dice, “stavo da dio, con tutti”. Come se non fosse stato lui a lasciare, con la cortesia e l'intimità di un comunicato stampa. Come se non avesse detto sì all’Arabia, poi basta Arabia, poi “era un’opportunità”, poi “ho sbagliato”. Mancini è l’uomo che vuole tutto: il presidente che lo capisca, i tifosi che lo perdonino, il calcio di una volta, il Mondiale riparatore (ma prima al Mondiale ci si deve qualificare, Robe’).

“Che ho sbagliato scelta, che non lo rifarei, l’ho detto mesi fa, non negli ultimi giorni. In tempi non sospetti”, ci tiene a precisare, ora che nessuno vuole più fare il ct dell’Italia eppure non richiamano lui. L’Italia, nella sua narrazione, non è una squadra: è una casa sull’Appennino con la luce calda, il profumo di legna e il ragù pronto sul fuoco, mentre nella sua scappatella c'erano solo sabbia e partite contro selezioni tipo Oman giocate davanti a gente che non aveva mai visto un incontro di pallone eppure lo insultava perché la sua formazione faceva cagare. Non manca la nostalgia canaglia anche per la prole: “Con i miei ex giocatori ci scriviamo ancora. Con loro c’è un rapporto importante, che resterà tale per sempre”. Come con i figli visti ogni due weekend.

https://mowmag.com/?nl=1

La verità, però, è che chi lascia una Nazionale non torna. O, se torna, non è mai lo stesso. L’Europeo vinto (ai rigori) a Wembley è il sesso d’addio che ricordi per tutta la vita, ma che non puoi rifare senza che vengano fuori tutta la fatica, tutta la delusione, tutto il fiatone (se va bene. Se va male, una denuncia per stalking o per molestie). “Mi piacerebbe vincere un Mondiale”, insiste lui (forse convinto di essere in lizza per la panchina della Spagna), come se fosse possibile resuscitare un’erezione storica dopo la figuraccia con la Macedonia del Nord (del Nord, attenzione) e la scelta del tradimento con pronti ad attenderlo i frigidi forzieri di dobloni arabi. Ma tra il dire e il ritornare ci sono gli italiani, quel popolo che se ti ama ti mette sull’altare e se lo deludi ti ci lascia, soprattutto se dopo che deludi ti trasferisci dagli sceicchi nel volgere dell’acquisto di un biglietto aereo e di una firma. Perché, come dicevano le nonne (anche se non proprio così), chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia, ma non sa che quel che trova è una roba desertica, afosa e pure noiosa.

Torna, Roberto, tutto è perdonato. Ah, no. No, Mancio. A volte bisogna anche sapersi tenere la moglie chiattona e rompicoglioni, che almeno sa dove sono i calzini e come si fa il risotto (e, talvolta, anche il chinotto).

More

MA CHE DAVERO? Ora che anche Ranieri e Pioli hanno detto di no alla Nazionale abbiamo capito che mandare via Spalletti è stato un grave errore. C’è un cortocircuito nel sistema calcio che facciamo finta di non vedere

di Andrea Spadoni Andrea Spadoni

Calcio

MA CHE DAVERO? Ora che anche Ranieri e Pioli hanno detto di no alla Nazionale abbiamo capito che mandare via Spalletti è stato un grave errore. C’è un cortocircuito nel sistema calcio che facciamo finta di non vedere

LE BOMBE DI SCANZI sul flop Nazionale: “I responsabili dello sfacelo? I dinosauri come Gravina. Spalletti? Dopo lo scudetto col Napoli era un semidio, ora trattato come un mezzo brocco”. E su Ranieri, Pioli e Mancini…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

IL CAOS

LE BOMBE DI SCANZI sul flop Nazionale: “I responsabili dello sfacelo? I dinosauri come Gravina. Spalletti? Dopo lo scudetto col Napoli era un semidio, ora trattato come un mezzo brocco”. E su Ranieri, Pioli e Mancini…

MA COME CAZ*O SIAMO MESSI? Il gentile ma pesantissimo rifiuto di Ranieri dimostra che la Nazionale di calcio ora è un incubo: nessuno vuole fare il ct dell'Italia dopo Spalletti. E ora? Pioli, Mancini o...? Chi è così “disperato” da accettare? E la Figc...

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

IL CAOS

MA COME CAZ*O SIAMO MESSI? Il gentile ma pesantissimo rifiuto di Ranieri dimostra che la Nazionale di calcio ora è un incubo: nessuno vuole fare il ct dell'Italia dopo Spalletti. E ora? Pioli, Mancini o...? Chi è così “disperato” da accettare? E la Figc...

Tag

  • allenatore
  • Amore
  • Arabia Saudita
  • Calcio
  • Figc
  • Italia
  • Nazionale
  • Nazionale Azzurra
  • Nazionale di calcio
  • Relazioni
  • Roberto Mancini
  • soldi
  • Sport
  • Tradimento
  • uomini e donne

Top Stories

  • Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”
  • Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...

    di Luca Vaccaro

    Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...
  • LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti

    di Giulia Sorrentino

    LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti
  • Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?
  • Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”

    di Domenico Agrizzi

    Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”
  • La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

    di Cosimo Curatola

    La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Musetti, stagione compromessa (contro Alcaraz) e infortuni per colpa di un'influenza? Intanto Lorenzo salta Halle e Carlos ritrova le feste di Ibiza...

di Giulia Sorrentino

Musetti, stagione compromessa (contro Alcaraz) e infortuni per colpa di un'influenza? Intanto Lorenzo salta Halle e Carlos ritrova le feste di Ibiza...
Next Next

Musetti, stagione compromessa (contro Alcaraz) e infortuni per...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy