“A Portimao avrò una moto ben diversa da quella di Sepang. Sono molto fiducioso” – Marc Marquez lo ha detto a Speedweek e, al di là delle parole scelte, sono stati i suoi occhi e la sua espressione a far nascere una domanda: ma non è che questo qua ci sta prendendo tutti per il cu*o? E, insieme a lui, anche la Honda?
Un interrogativo che s’è fatto ancora più concreto ieri, dopo che anche Mauro Sanchini, intervistato da MOW, ha spiegato che a suo avviso l’otto volte campione del mondo e la Honda sono tutt’altro che in grave crisi e, anzi, a Sepang potrebbero essersi nascosti. E in effetti potrebbe essere andata esattamente così, perché c’è una grandissima differenza di atteggiamento da parte di Marquez in questi giorni rispetto al muso lungo delle ore immediatamente successive la fine dei test di Sepang e anche le dichiarazioni del grande capo di Honda lasciano intendere che probabilmente è arrivato il momento di uscire allo scoperto. “Non esiste che Honda perda la sua grinta e il suo spirito – ha detto Tetsuhiro Kuwata - Honda ha vinto 25 campionati del mondo con i piloti, inclusi 24 campionati costruttori e sappiamo di cosa siamo capaci come azienda e come costruttori. La concorrenza in MotoGP è più serrata che mai, ma continuiamo a lavorare al massimo per dare ai nostri piloti ciò di cui hanno bisogno. Ci riusciremo e a Portimao porteremo già alcune novità”.
Parole che adesso sembrano fare il paio proprio con le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Marc Marquez ai colleghi di Speedweek. “A Portimao lavoreremo bene e penso che saremo in grado di stare nei cinque che si giocheranno la vittoria del gran premio” – ha affermato l’otto volte campione del mondo, ostentando una sicurezza che fino a pochi giorni fa sembrava sepolta sotto la delusione di Sepang.
“Durante i test – ha aggiunto - ho potuto vedere altri piloti e altre moto, come la Ducati, la Yamaha e anche l'Aprilia. Ci siamo incontrati sui cordoli e ho studiato un po’ la situazione: ci sono differenze, ma non sono abissali. Bisogna dire, però, che i paragoni in questi casi non sono mai facili perché i test non sono una gara vera e spesso tutto è condizionato dal tipo di gomma che un pilota sta utilizzando. Le differenze di pneumatici influenzano il modo in cui la moto si guida, quindi è della mia Honda che voglio parlare: sono convinto che quello che avremo a Portimao sarà un po' diverso da quello che abbiamo avuto in Malesia. La Honda sta lavorando sodo e sono sicuro che faremo un significativo passo avanti”. Quando, ormai qualche anno fa, fu introdotta la centralina unica per la MotoGP, Honda si rivelò il marchio capace di sfruttare il nuovo componente nella maniera più performante e quest’anno Magneti Marelli introdurrà proprio una nuova ECU che sarà messa a disposizione dei soli piloti ufficiali. Possibile che in Honda siano riusciti a giocare d’anticipo anche questa volta? E che magari la sicurezza ostentata da Marc Marquez sia figlia proprio di questa consapevolezza? E’ noto, infatti, che molti dei problemi della RC213V dipendevano dall’elettronica e non è così impensabile che con la nuova centralina quel tipo di problemi sia stato arginato o definitivamente risolto grazie al lavoro portato avanti in queste ultime settimane dagli ingegneri giapponesi della Honda.