È arrivata la prima medaglia (almeno di argento) per il tennis italiano, quella nel doppio femminile, conquistata con l'approdo in finale da parte di Jasmine Paolini e Sara Errani, dopo le delusioni nel singolare femminile e nel doppio misto. Delusioni anche nel singolare maschile, eccezion fatta per Lorenzo Musetti, arrivato ad affrontare il colosso Novak Djokovic in semifinale alle Olimpiadi di Parigi: ora tutti diranno che “si sapeva”, ma persino gli esperti non credevano che arrivasse a questo punto. Sia Luca Bottazzi che Daniele Bracciali su MOW si sono espressi in modo molto scettico: nessuno credeva in una possibile medaglia azzurra. Orfani di Jannik Sinner, che ha dato forfait per una tonsillite e di Matteo Berrettini che, per via del regolamento non ha potuto giocare, la fiducia era pochissima. Ora che però c’è lo scontro tra Lorenzo e Nole sembra che i patriottici del tennis si siano svegliati e che abbiano cominciato a crederci, a gasarsi, a osannare l’italiano. Questo anche perché il serbo sembra non essere in splendida forma per via dell’infortunio al ginocchio e che scenda in campo contro il parere dei suoi medici che gli avevano consigliato di rinunciare. Ma sappiamo bene che lui non mollerebbe mai. Lo sappiamo anche perché è tornato a Wimbledon dopo neanche tre settimane dall’operazione alla medesima articolazione.
E che cosa ci dobbiamo aspettare da questa partita da un punto di vista di gioco? Nole sicuramente non potrà adottare la sua solita tattica che lo vede giocare da fondo campo con il suo gioco profondo che tende a sfiancare l’avversario, ma dovrà cercare di accorciare gli scambi per non giocare sul dolore. Dall’altro lato Musetti ha l’occasione della vita affrontando Novak sulla superficie a lui meno congeniale e in condizioni fisiche non perfette: è per questo che presumibilmente tenterà di regalarci non solo il tennis bellissimo a cui ci ha abituato, provando a forzare il suo colpo migliore, il rovescio, ma non dimentichiamoci che dall’altro lato ha forse uno dei rovesci più forti del mondo. Nel mente, ci tengono appunto vivi (anzi già medagliati, o meglio medagliate loro) alle Olimpiadi di Parigi anche Sara Errani e Jasmine Paolini, che si sono imposte nelle semifinali del doppio femminile dove hanno affrontato la coppia della Repubblica Ceca formata da Karolina Muchova e Linda Noskova.