Novità sul caso che ha sconvolto tutti gli appassionati di Formula 1, e in particolare i fan della Ferrari. Si tratta del ricatto a Corinna Betsch, moglie del sette volte campione del mondo Michael Schumacher. La donna, infatti, nei giorni scorsi è stata minacciata da due uomini, padre e figlio, adesso arrestati, di diffondere sul dark web alcuni dati sensibili dell’ex pilota, tra cui delle foto del post incidente a Méribel. Stiamo parlando di documenti segreti, visto che per dieci anni nessuno, a parte i familiari e qualche amico stretto, ha mai potuto fare visita a Schumi. E qui la domanda è inevitabile: ma i ricattatori come hanno fatto a ottenere certi file legati alla vita privata della famiglia del tedesco? Beh, a quanto pare i due uomini venivano informati da una talpa che lavorava vicino agli Schumacher. Infatti, rivela la Gazzetta dello Sport, “in Germania a Wuppertal, è stato fermato un addetto alla sicurezza dell’ex pilota sempre nell’ambito delle indagini sui ricatti ai familiari dell’ex campione di Formula 1. Gli inquirenti – continua il quotidiano sportivo – ritengono che il cinquantaduenne abbia lavorato dietro le quinte per il ricatto”; un ricatto che arrivava a sei zeri…
Dalle indagini della Procura di Wuppertal, dunque, si è scoperto che “l’ex addetto alla sicurezza […] ora arrestato, sarebbe stato incaricato di digitalizzare le foto private della famiglia e di renderle accessibili a Yilmaz T. e suo figlio. Entrambi accusati di tentativo di ricatto” (fonte Gazzetta dello Sport). Inoltre, tra le ultime novità emerse riguardo il caso Schumacher, ci sarebbe anche l’esatta richiesta di denaro presentata dalla banda di ricattatori a Corinna. Sin da subito si è parlato di una cifra milionaria, di cui, secondo quanto riportato dalla Rosea, avrebbe ricevuto una commissione anche la “talpa”, ma adesso le fonti parlano di circa quindici milioni di euro; tanti, forse troppi, anche per la famiglia Schumacher, visto i costi delle cure dell’ex campione tedesco...