Sono appannati i ricordi del Gran Premio del Qatar del 2023, perché nel weekend dove Oscar Piastri vinceva per la prima volta e Max Verstappen si godeva l’ennesima gara in relax perché già campione, il resto della griglia lottava contro delle condizioni allucinanti in pista. Il caldo umido di Doha nella prima edizione dell’appuntamento con la Formula 1 aveva dato seri problemi, sia ai piloti che un po’ a tutto il paddock, traumatizzando il circus. Quest’anno invece, ancor prima di scendere in pista, il clima del Qatar è più che bollente: anche se Verstappen è già stato consacrato campione del mondo a Las Vegas, nel campionato costruttori è ancora tutto da decidere con la lotta tra McLaren e Ferrari che si fa sempre più tesa. Nel paddock di Losail però non si parla solo di questo, anzi: la notizia principale del giorno è un’altra e deve far preoccupare tutto il circus.
Infatti, la giornata dei giornalisti si è aperta con la notizia del licenziamento di altri due impiegati della FIA, Tim Mayer, uno dei quattro Chairman of the Stewards, e Janette Tan, la nuova direttrice gara della Formula 2. Il primo ad essere stato allontanato dalle porte dell’area riservata del paddock era stato Niels Wittich, il direttore gara del mondiale da ormai due anni, per via di una condotta non particolarmente apprezzata dal presidente della Federazione, Ben Sulayem, che sembra nel pieno della sua rivoluzione all’interno dell’organizzazione. Dalla sua elezione l’ex pilota di rally ha sicuramente apportato diversi cambiamenti all’interno del motorsport, con precisazioni minuziose che non gli hanno fatto conquistare la simpatia di nessuno, anzi: anche i piloti di Formula 1 gli hanno dedicato un comunicato dove gli chiedono spiegazioni per le sue azioni.
Adesso le due vittime delle sue decisioni sono stati Mayer, che dice di essere stato licenziato tramite messaggio, e la Tan, che a detta dell’ex steward è una delle migliori risorse della nuova generazione e avrebbe svolto un lavoro egregio con la Formula 2 - essendo che fino al round precedente aveva lavorato a stretto contatto con Rui Marques, il nuovo direttore gara della Formula 1. “Come motivazione ufficiale hanno detto che c’era stato un conflitto d’interesse con la FIA per licenziarmi, ma so bene che non è per quello. Ben Sulayem è ancora arrabbiato con me per via della gestione del Gran Premio degli Stati Uniti e ha deciso di licenziarmi” ha detto Mayer, che al COTA faceva parte degli organizzatori del weekend e aveva presentato un documento “contro” il presidente. “A fare così sta esaurendo le persone che hanno le competenze per fare questo lavoro e, considerando che la Federazione si affida a volontari, questo accaduto non è un buon segno per l’organizzazione, anzi” ha aggiunto il britannico. In un weekend dove allora Rui Marques dovrà fare il doppio del lavoro, dato che a Doha corre anche la Formula 2 e la F1 Academy, gli occhi dei dipendenti della FIA sono tutti preoccupati, in attesa di capire quali saranno le sue prossime mosse.
Chi ha preso una decisione altrettanto importante alla vigilia del Gran Premio del Qatar è stato Mick Schumacher, che ha annunciato il suo addio alla Mercedes, dove aveva svolto il ruolo di terzo pilota dal 2023. Il tedesco ha preferito, evidentemente, concentrarsi su altro dopo la delusione ricevuta durante l’anno, quando si è reso disponibile per ogni occasione in cui un pilota doveva essere sostituito ricevendo sempre porte in faccia - e il 2024 è stato l’anno delle sostituzioni in Formula 1. In un periodo piuttosto scoraggiante per il figlio d’arte dove sembra essere arrivato anche il rifiuto da Ferrari Hypercar, l’unico porto sicuro rimane il sedile al volante dell’Alpine nel WEC, che proprio oggi ha annunciato i piloti per il 2025. La ricerca infinita e insistente per un sedile in Formula 1 del piccolo Schumacher è finita per diventare un addio all’unica parte che lo legava al mondiale, con la squadra di Toto Wolff che lo aveva accolto a braccia aperte dopo l’avventura in Haas, e con la firma sul contratto dei francesi dell’endurance.
Se Schumacher è ormai lontanissimo dal circus, il suo principale avversario per quello che era il sedile della Williams Franco Colapinto invece è sempre più vicino alla firma del contratto con la Red Bull, che ora ha mandato Oliver Mintzlaff, il grande capo dell’azienda, deciso a convincere la squadra di Grove. Infatti, ciò che rende l’argentino uno dei diamanti più brillanti in questo momento, oltre alle capacità che indubbiamente ha dimostrato di avere, sono le ingenti somme di denaro che potrebbe portare in casa Red Bull, visto l’elevato interesse degli sponsor nei suoi confronti. Da Las Vegas si racconta che sia stato proprio il boss dell’azienda ad andare a colloquio con i vertici della Williams, con l’intenzione del team guidato da Helmut Marko di voler regalare a Colapinto il sedile di Liam Lawson, che verrebbe promosso in Red Bull come compagno di squadra di Max Verstappen.
Le pedine della Formula 1 si continuano a muovere anche nelle ultime battute di una stagione che è stata unica per la quantità dei cambi di lineup e la certezza più ferma rimane sempre la stessa: Max Verstappen è il più forte. Campione del mondo tra le strade di Sin City, l’olandese è stato accolto a Doha dal suo team con una torta di bastoncini di cioccolato Kinder e tantissimi palloncini a forma di quattro - che, ironia della sorte, è sia il numero dei suoi mondiali che del suo diretto rivale in campionato, Lando Norris. Insieme ai festeggiamenti sono iniziati ad arrivare anche i complimenti dal resto della griglia, che si è espressa molto positivamente nei confronti del pilota della Red Bull. A parlare di lui, Fernando Alonso ha avuto una certa luce negli occhi: sognando di poter combattere contro di lui, con una monoposto tanto forte quanto la sua, lo spagnolo ha raccontato di come potrebbe rendergli la vita difficile. “Lo vorrei sfidare, anche perché vorrebbe dire che saremmo in grado di lottare per il campionato e quella deve essere una bella sensazione” dice il pilota dell’Aston Martin, “anche se Max ha dimostrato di essere perfetto e di non avere punti deboli. Ha ottenuto tanti punti anche quando la macchina non c’era e quella è una grande qualità. Allo stesso tempo… penso che potrei rendergli la vita difficile”. E con le grandi speranze di Fernando Alonso il paddock inizia a prepararsi per quello che sarà l’ultimo weekend Sprint dell’anno, quello che potrebbe assegnare il campionato costruttori.