Fa sempre un certo effetto vedere gli spalti dell’Autodromo Nazionale Monza riempirsi, anche quando non c’è la Formula 1 ma delle categorie meno popolari, perché la passione che si respira proprio su quel tracciato è difficile da ritrovare. Al Tempio della Velocità questo weekend è in scena il secondo round del GT World Challenge Europe Endurance, ovvero la massima categoria per le vetture GT3 (se non contiamo il mondiale, il WEC, ovviamente) che vede dieci case costruttrici impegnate, da Ferrari a Porsche, passando per Lamborghini, BMW, Mercedes e moltissimi altri marchi di rilievo nel mondo dei motori.

Abituati a chiamarla la nuova casa di Valentino Rossi, quest’anno a Monza manca proprio il Dottore, che nel 2025 ha deciso di concentrarsi solo sulla sua campagna nel WEC (con l’augurio di poter scalare le classifiche e magari debuttare al volante dell’Hypercar di BMW), ma la marea di Tifosi che erano arrivati proprio con il pluricampione di MotoGP sono tornati per seguire da vicino un campionato che ha saputo giocare tutte le sue carte: paddock aperto, sessione autografi per tutti i fans, biglietti con prezzi più che ragionevoli (basta pensare che l’abbonamento del weekend costava 35 euro, contro magari i 100 che bisogna spendere solo per un venerdì alla F1).

In pista chi, per ora, va davvero forte è la Mercedes: Luca Stolz, Fabian Schiller e Jules Gounon, tre dei piloti di punta della freccia d’argento a ruote coperte, hanno conquistato la pole position della 3h di Monza, che prenderà il via alle 15:00 di domenica 1 giugno. A dargli del filo da torcere però ci sono ancora le BMW, che si erano ben comportate al Paul Ricard, il circuito che ha ospitato la prima gara della stagione un mese fa. Grande assente nelle prime file, purtroppo, è la Ferrari: le due 296 GT3 iscritte nella classe PRO, con al volante grandi nomi come Alessandro Pier Guidi, Antonio Fuoco o Arthur Leclerc, sono in grandissima difficoltà per via di un Balance Of Performance (uno strumento che viene utilizzato nei campionati a ruote coperte per bilanciare le prestazioni delle diverse vetture) particolarmente severo nei confronti del Cavallino. La numero 51 però, quella di Pier Guidi, Rovera e Abril, è riuscita ad ottenere l’ottava posizione in griglia di partenza e, conoscendo il passo dei tre piloti, non è esclusa la rimonta in gara - che se dovesse essere come quella del 2024…

