Dopo il via alla Formula 1 con le due gare in Medio Oriente, è partita anche la MotoGp in quel di Doha (Qatar). Due aperture di mondiale che in un dettaglio si sono rivelate identiche. A vincere, infatti, sono stati per entrambe i campioni della scorsa stagione, o meglio ancora delle scorse stagioni. Max Verstappen e Pecco Bagnaia, i due coetanei (classe ’97) che stanno letteralmente dominando il mondo dei motori. Un mondo che potrebbe diventare sempre più compatto. A quanto pare, nel prossimo futuro potrebbe realizzarsi una sorta di unione tra F1 e Motomondiale, i due circus sotto un unico proprietario. Ma succederà davvero? Prima di passare a questo tema scottante, bisogna sottolineare un aspetto significativo della questione: i ricavi. Ne tratta il quotidiano economico-finanziario Il Sole 24 Ore, rivelando che la MotoGp per quest’anno prevede dei guadagni pari a 500 milioni, mentre i conti della Formula 1 segnano un incremento del 66%. Adesso, però, bisogna dividere, forse per l’ultima volta, le due realtà. Ad analizzare la salute della MotoGp è il giornalista Marco Bellinazzo, che rivela che “il fatturato di Dorna, l’azienda che controlla il circuito delle due ruote, è aumentato del 33%” rispetto al 2021, registrando nel 2022 un fatturato di 425 milioni, “con un Ebit da record di 161 milioni […] dividendi per 422 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto ha superato i 900 milioni”. Inoltre, bisogna sottolineare il grande aumento del pubblico: “Nel 2023 continua Bellinazzo le gare hanno attirato oltre tre milioni di spettatori nei circuiti e si prevede un ulteriore aumento del fatturato grazie agli introiti da diritti televisivi e sponsor”.
Passando, invece, all’altra sponda, sul Sole 24 Ore allo stesso tempo si legge che “il reddito operativo del Circus (di F1, ndr) nel 2023 sale a quota 392 milioni”. Nello specifico “Liberty Media il gruppo fondato da John Malone […] ha ufficializzato di aver raggiunto nel 2023 i 3,2 miliardi di dollari di fatturato”, un risultato, riporta il quotidiano, che ha “ampliamente migliorato il record precedente […] che si era chiuso con ricavi pari a 2,6 miliardi. L’incremento è di quasi il 25%”. La ricetta del successo anche in questo caso riguarda un amore sempre crescente da parte del pubblico: “un aumento del 36% (di appassionati nelle tribune, ndr) rispetto al 2019”, inoltre, “nel 2023, le 22 gare tradizionali e le 6 sprint hanno attirato più di 6 milioni di tifosi in tutto il mondo”. Tornando sul bilancio della F1, il giornale economico rivela che “le entrate principali si confermano essere quelle legate ai diritti media, alle fee versate dagli organizzatori delle gare (29%) e alle sponsorizzazioni (18%)”. In poche parole, “il reddito operativo generato dal Circus continua a crescere, facendo registrare nel 2023 rispetto all’anno precedente un incremento del 66%”. Ma la storia dell’unificazione di F1 e Motomondiale?
Sempre Bellinazzo su Il Sole 24 Ore riporta alcune voci riguardo a delle “trattative in corso con Liberty Media, il gruppo Usa proprietario tra le altre cose della Formula 1, per la cessione di Dorna a quest’ultimo per 4 miliardi di euro”. Vengono riportate, inoltre, anche le dichiarazioni di Ezepeleta (amministratore delegato di Dorna) al riguardo: “Un buon 20% della Dorna appartiene ai suoi dipendenti e io ne ho la maggioranza. Il 39% è di Bridgepoint, il 38% di un fondo sovrano canadese. Siamo pronti a continuare con gli stessi azionisti o a lasciarli, se lo desiderano. […] Tutto può succedere in qualsiasi momento, ma non è ancora successo”. Quindi l’unione dei due circus potrebbe rivelarsi essere uno scenario veritiero? A buttare acqua sul fuoco ci pensa sempre il giornalista del Sole 24 Ore, i “limiti antitrust […] potrebbero rappresentare un ostatolo all’unione tra MotoGp e F1 sotto un’unica proprietà”.