Pedro Acosta l’ha detto appena qualche giorno fa: “Non seguo i social e i miei profili vengono curati da altre persone. Ho scelto di fare così ormai da tempo perché i social, anche se te fai la parte di quello che se ne frega, sono destabilizzanti”. E meno male, viene da dire. Perché? Perché basta scorrere sotto l’ultimo post pubblicato dal ragazzo della Murcia (qui in fondo) per accorgersi della valanga di insulti nei commenti dopo la gara di Buriram. Sono arrabbiati con lui per la caduta e il brutto risultato? No, è ancora peggio. Sono tornati all’azione “quelli che il karma”. E questa volta il fronte che attacca è quello dei tifosi di Marc Marquez. Il motivo è semplice: nell’ultima ospitata a LaRevuelta, Acosta ha fatto una battuta (qui avevamo raccontato tutto) sull’otto volte campione del mondo, dicendo di non sapere chi fosse.

Una battuta. Niente di più. Un modo sicuramente spavaldo, ma comunque scherzoso, per mettersi la maschera di quello che non ha paura di nessuno. Solo che l’ironia e il veleno dei soliti leoni da tastiera, che evidentemente vestono anche di rosso e non solo – come qualcuno sembrava sostenere in passato – di altri colori, non conosce alcuna leggerezza. E addirittura c’è chi, proprio come già purtroppo accaduto, ha tirato in mezzo “il karma” quasi a godere della caduta rimediata da Acosta a Buriram.

Roba, lasciatecelo dire, da sotterrarsi se si ama davvero uno sport in cui ci si gioca la pelle ogni domenica e che ha per protagonisti dei ragazzi che di sicuro non hanno sprecato le loro vite a diffondere veleno da dietro uno schermo. Eppure Pedro Acosta, su quel post, non aveva scritto nulla di più di un commento amareggiato per come sono andate le cose per lui a Buriram: “Il risultato non rispecchia il feeling generale del weekend, ma dobbiamo migliorare molto e capire cosa è successo. È tempo di pensare all'Argentina”. Poche parole e, subito sotto, una vera e propria shit storm da far vomitare anche quelli che ci sono abituati.
“Il tuo ego ti gioca brutti scherzi. Non sei nessuno nel mondo del motociclismo" – scrive uno. “Ora sai chi è Marc?” – replica un altro. “Questo è il karma, è normale tu non sappia chi è Marc Marquez, visto come lo hai perso di vista in pista”. Sono solo alcuni e preferiamo fermarci qui. Perché significherebbe andare a scarnicciare sulla grande ferita del motociclismo moderno. Ma qualcosa c’è da fare. E forse, questa volta, dovrebbe essere proprio Marc Marquez a farla, visto che lui più di altri dovrebbe sapere come ci si sente davanti a tutto ciò e visto che, in passato, lui stesso ha sollecitato il suo grande rivale a prendere le distanze da quello che scrivevano i suoi tifosi. E visto che lui stesso, quando a tirare le orecchie ai suoi è stato Pecco Bagnaia dopo qualche fischio di troppo a Misano, ha raccontato di aver apprezzato molto il gesto del suo attuale compagno di squadra.