"Il nostro contratto scade nel 2026, ma stiamo parlando con Dorna per prolungarlo anche al 2027 ed al 2028” – Lo ha detto Piero Taramasso, responsabile racing per Michelin, in una intervista ai colleghi di Motorsport. Il produttore francese di pneumatici, quindi, intende esserci anche nell’immediato futuro e vuole giocare un ruolo da protagonista in quella che si annuncia come una vera e propria rivoluzione della MotoGP. Cilindrata ridotta a 850cc, aerodinamica limitata, abbassatori vietati, introduzione dei carburanti sintetici e, quindi, anche gomme che finalmente potranno esprimersi al meglio, senza dover diventare il capro espiatorio di tutto ciò che non va.
Tra l’altro, nella stessa intervista, Taramasso spiega di aver partecipato proprio ad alcuni dei tavoli in cui si sono stabilite le nuove regole della MotoGP. “Abbiamo partecipato a dei gruppi di lavoro e a delle riunioni che riguardavano il nuovo regolamento che entrerà in vigore nel 2027 – ha spiegato - Credo che siano dei cambiamenti che vanno nella direzione giusta, con una riduzione delle performance ed un indirizzo più sostenibile. Inoltre credo che potrebbero aiutare a livellare le prestazioni, favorendo l'ingresso di qualche nuovo costruttore”.
Un’ultima frase in cui sembra esserci ben più di un indizio, visto che ormai si parla con sempre maggiore insistenza di un approdo di BMW in MotoGP, con Taramasso che, evidentemente, è al corrente di qualcosa in più rispetto alle voci. Ma se ci sarà un altro marchio o meno non è ciò che interessa direttamente a Michelin, con Taramasso che spiega come l’azienda si sta preparando ai grandi cambiamenti. “Dal punto di vista delle gomme – ha proseguito - probabilmente dovremo rivedere almeno le mescole, andando su delle soluzioni un po' più morbide perché le moto saranno molto meno aggressive sulle gomme rispetto ad oggi".
Anche il presente, comunque, sta dando riscontri importanti. Con evidenti miglioramenti rispetto al passato recente e Taramasso che tira già un primo bilancio dopo i primi quattro fine settimana di gare e, soprattutto, dopo Jerez. “Abbiamo battuto tutti e tre i record a Jerez – ha concluso - ma quello a cui teniamo di più è quello del giro veloce in gara, perché Bagnaia lo ha realizzato praticamente alla fine. Poi anche la distanza di gara è stata ridotta di due secondi rispetto al precedente primato del 2022. Il record assoluto del giro invece lo ha fatto segnare sempre Pecco nel turno pomeridiano di venerdì. I tempi sono stati molto buoni per tutto il weekend, ma le gomme hanno dimostrato ancora una volta di essere molto costanti. Credo che tutto questo abbia favorito anche lo spettacolo: se fossero così tutte le gare, ci metterei la firma. E adesso, per noi di Michelin, c’è il GP di casa a Le Mans".