Quella di Andrea Migno per Mig Babol è per distacco la miglior intervista mai rilasciata da Valentino Rossi. È un film a parole pieno di notizie, racconti, retroscena, punti di vista. Soprattutto però, l’intervista restituisce la persona di Valentino Rossi come non si era mai vista: lo senti parlare come farebbe a casa sua, con le parole che usa davvero e dicendo davvero quello che pensa. Non servivano i Brera, i Minà, i Terruzzi e le Fallaci per sviscerare il più intimo Rossi, serve Andrea Migno da Saludecio con un amico del bar seduto dall’altro lato del divano. Dici: per forza, sono amici, sono a Misano, Vale non corre più. Nessun altro sportivo di questo livello però, sia sportivo che mediatico, ha fatto o farà una cosa del genere, dando il proprio tutto agli amici.
Rossi parla di cosa pensa nel casco in gara ed è una delle cose più interessanti da ascoltare, così come è chiaramente interessante sentirlo parlare a cuore aperto del 2015 e di Marc Marquez, perché per lui è come un lutto e così diventa una di quelle cose che non puoi domandare, devi aspettare che sia l’altro ad aprirsi. Il suo punto di vista è chiarissimo. La notizia è arrivata ovunque, anche ai media generalisti, ricordandoci di com’era il mondo delle corse quando ancora il Doc vinceva i mondiali. Che faccia ancora fatica ad accettarlo non è una notizia, d’altronde è lui stesso ad ammettere che anche il mondiale 2006, perso in pista, ha un grosso peso tra i rimpianti della sua carriera. Così come tutto quello che pensa di Marc Marquez.
Eppure anche stavolta si arriva all’assurdo, almeno a leggere diversi colleghi spagnoli e qualche italiano che questa intervista la legge pensando ai risultati di Marc Marquez in pista. Per qualcuno, infatti, Valentino Rossi avrebbe tirato fuori il 2015 per destabilizzare il suo grande rivale adesso che è tornato a giocarsi il titolo. C’è chi scrive, appunto, che rilasciare questa intervista oggi è tutta una strategia, un calcolo raffinatissimo del 46.
Ammesso che se Marc Marquez non dovesse vincere più un mondiale a Tavullia non piangerebbe nessuno, come si fa a pensare che Rossi abbia fatto queste dichiarazioni per incasinarlo, per distogliere la sua attenzione dal titolo? Marc Marquez è uno che dal 2016 al 2019 ha continuato a vincere mondiali in fila nonostante il peggior tifo contro mai sentito nel motomondiale. È uno che, fischiato sul podio di Misano, ha detto: “I fischi ti entrano da un orecchio e ti escono dall’altro”. È uno che firma i caschi di Valentino Rossi, uno che probabilmente a sentire la rabbia del pubblico si esalta, un po’ come ha raccontato più volte di sé Jorge Lorenzo.
A Valentino Rossi non frega niente di colpire Marc Marquez e, anche gli importasse, di certo non lo farebbe così, con un'intervista ad Andrea Migno: chi lo scrive è, nella migliore delle ipotesi, in cattiva fede. E di questa intervista definitiva, del personaggio che l'ha rilasciata ma pure dell'ambiente delle corse e di come ragionano i piloti non ha capito niente.