Il tennis italiano brilla come mai prima d’ora, e Angelo Binaghi, presidente della Federazione Tennis e Padel, non nasconde l’orgoglio per un 2024 che sembra uscito da un film di Fellini: “All’inizio dell’anno avrei firmato per un quarto dei risultati ottenuti dai nostri ragazzi e dalle nostre ragazze. E invece siamo qui a brindare per due Slam vinti da Sinner, il suo numero uno nel ranking, la seconda Coppa Davis, la quinta King Cup, l’oro olimpico di Errani e Paolini, il bronzo di Musetti, tre 1000 e tanti altri tornei vinti”. Jannik Sinner, il nostro orgoglio nazionale, è diventato numero uno al mondo, conquistando due Slam e la Coppa Davis. Ma Binaghi, in un’intervista rilasciata a Libero, ci tiene a ricordare che non c’è solo lui: “Hanno vinto tutti. “Da Sinner a Darderi, da Paolini al nostro sistema femminile: nessuno ha fatto meglio di noi. Sinner è il numero 1 ma la nostra realtà è diversa dai trionfi di Federer e Djokovic. Svizzera e Serbia non vantavano 7 tennisti tra i primi 50 del mondo e non avevano questi risultati nel femminile”. Per Binaghi, che guarda lontano e punta i riflettori sulla forza del sistema Italia, non si guarda al singolo, al a un “progetto che funziona per tutti. È il sistema che sta superando il singolo giocatore”.
Ma Binaghi, proprio su Sinner, racconta un aneddoto che riguarda il caso del doping Clostebol: “Ricordo come se fosse ieri la telefonata che mi arrivò dal suo manager la scorsa estate. Rimasi allibito. Anche perché qualche mese prima mi era arrivato un altro messaggino di Jannik con la notizia che, per guai all’anca, avrebbe saltato Roma. Due brutte notizie nella sua incredibile annata. Di lui ciò che mi ha colpito più di tutto è il fatto che abbia vinto ma soprattutto ho giocato per mesi con questo tormento terribile. Lui è simpaticissimo in privato e ha un senso del dovere che ogni italiano dovrebbe avere. Poi quel talento smisurato. Da parte del Tas di Losanna mi aspetto che ci sia una sentenza ragionevole, quindi di assoluzione”. E sulla Wada cosa ne pensa? “Il fatto che questa associazione abbia avuto nelle scorse settimane di voler cambiare regole sul doping dopo l'affaire Jannik-Clostebol è un segnale: il suo è un caso che farà giurisprudenza”. Poi Binaghi parla del futuro del tennis italiano: “L’edizione 2025 degli Internazionali di Roma sarà la più bella di sempre. Più campi, più servizi, più spettacolo: l’Italia vuole un posto nel gotha del tennis mondiale, trasformando Roma in una nuova Wimbledon”. E poi c’è quel sogno ancora più ambizioso: superare il calcio. “Dopo il calcio, il tennis è lo sport più praticato in Italia. Siamo già al secondo posto, e cresceremo ancora” chiosa Binaghi.