La finale in Cina tra Alcaraz e Sinner è stato un vero e proprio spettacolo. Il mondo del tennis altro non aspettava che un'altra finale tra di loro dopo Umago 2022. Non è stata una partita come tante, non c'era in palio solo la vittoria dell’Atp 500 di Pechino, ma c'era il bel gioco, c'era Carlos che doveva dimostrare di essere tornato dopo la sconfitta contro Djokovic alle Olimpiadi, Sinner di esserci mentalmente e fisicamente dopo che la Wada ha deciso di fare ricorso sul caso del doping. Sinner ha giocato una grande partita, recuperando due volte da un break di svantaggio, ma c'è stato un momento che (quasi) nessuno ha notato, che può essere considerato il "turning point" del match. Come ha sottolineato Dagospia, infatti, nella sfida, poi vinta, con Sinner, il momento chiave, secondo alcuni osservatori, è stato il cambio scarpe deciso da Alcazar nel tie-break: sotto 0-2, lo spagnolo ha spezzato il ritmo dell’azzurro e dopo aver cambiato le calzature ha piazzato un parziale di 7-1 che gli ha fatto vincere il match. Solo un caso? O da lì qualcosa è cambiato davvero? Intanto, non solo la questione del Clostebol non si ferma, ma nemmeno quella della Coppa Davis che non vede nella lista dei convocati e degli uomini scelti da Volandri il nome di Matteo Berrettini. Ma come mai?
All'inizio Volandri aveva parlato di una “questione di marketing”: “Le pre-convocazioni, da quello che ho capito, perché poi io ho chiesto il motivo per cui dobbiamo fare una roba del genere due mesi prima, sono marketing. Quindi loro devono sponsorizzare un evento, devono vendere i diritti, e quindi loro ti chiedono di fare una roba che, come avete visto, non soltanto dal mio punto di vista, ma anche degli altri capitani, è una roba che ha valore ad oggi pari a zero, proprio perché in un mese e mezzo, addirittura due mesi, succede la qualunque. I giocatori cambiano, passano da uno stato di forma all’altro”. E se Daniele Bracciali su MOW ha svelato come Matteo ha preso questa scelta, possiamo dire che ora, dopo che l'azzurro ha vinto al 2° turno del Masters di Shanghai, sembrando soprattutto in ottima salute, l'eventuale scusa dell'infortunio non reggerebbe più. Quindi, se Matteo non sarà a Malaga (e anche di questo non ne siamo poi così certi) per indossare la maglia dell'Italia, sarà perché gli è stato preferito Flavio Cobolli. Le scuse, ora, non ci sono più.