Troppo dura la sconfitta subita contro la Norvegia per tre a zero. Troppo in salita si è fatta la strada verso il Mondiale. Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha sollevato dall’incarico Luciano Spalletti, che dopo la partita contro la Moldavia non sarà più il commissario tecnico della Nazionale. “Io non avrei mollato, ma esonero è per cui devo prenderne atto”, ha detto l’allenatore in conferenza stampa, “Io ero convinto di poter arrivare al Mondiale. E ne resto convinto, questa Nazionale può arrivarci. Non mi crolla il mondo addosso quando si perdono certe partite, ci sono dei paletti”. Francesco Acerbi che snobba la convocazione in nome del “rispetto”, il blocco interista ancora scioccato dalle cinque sberle prese in finale di Champions e ora l’esonero del ct: l’Italia non trova pace. Nel secondo match del girone c’è solo un risultato possibile. La pressione sarà massima e ci si aspetta di più da tutti. “Io amo questa maglia, i calciatori che ho allenato, e domani sera chiederò loro di dimostrare tutto ciò che hanno”, ha concluso Spalletti.

L’ipotesi più calda è quella che vedrebbe come prossimo ct Stefano Pioli, attualmente in Arabia, all’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. L’ex Milan non è l’unico nome che sta circolando. C’è anche Claudio Ranieri in corsa. Il preferito della gente e – forse – anche della Federazione. La pista sicuramente più romantica, ma probabilmente la meno realistica, dato che Ranieri avrà un compito da dirigente nella Roma. Impegno di cuore, oltre che tecnico. Se c’è però una squadra per cui Sir Claudio può fare un’eccezione quella è la Nazionale. Improbabile ma comunque possibile. Gravina ci proverà. E i tifosi già vedono all’orizzonte l’impresa in stile Leicester. Sogni, per il momento. Di concreto invece c’è la Moldavia e un girone di qualificazione da giocare. Dopo una partita già dobbiamo sperare nelle sfortune dei norvegesi. Il peggiore degli inizi. In campo qualcosa dovrà cambiare. A bordo campo, invece, si cercano nuove certezze.


