Una velocista che festeggia la vittoria al fast food in qualche modo è coerente. Sempre di velocità si tratta, anche se magari la dieta di un'atleta come Doualla ce la si aspetta diversa. Ma per Speedy Kelly si trattava più che altro di mantenere una promessa. Dopo aver dichiarato in un’intervista al Corriere che avrebbe festeggiato un’eventuale vittoria con hamburger e patatine, raccogliendo anche il rilancio di McDonald's sui social, Kelly Ann Maevane Doualla Edimo, la 15enne velocista pavese di origini camerunesi, si è concessa il premio, evitando però la bibita gassata: «Meglio un tè freddo. Anche al fast food, scelgo sempre con attenzione» ha detto sorridendo da Tampere, in Finlandia. Doualla, che compirà 16 anni il prossimo 20 novembre, ha vinto i 100 metri agli Europei Under 20 in 11”22, a un centesimo dal suo personale e con un margine di ben 19 centesimi sulla seconda classificata, la britannica Mabel Akande.

Un successo che la rende la più giovane vincitrice della specialità nella storia della manifestazione. «Speravo in un grande risultato, e ci sono riuscita. Un po’ d’ansia sui blocchi, ma mi ha aiutato a dare il massimo. Dedico la vittoria anche al mio allenatore Walter Monti e ai compagni di squadra» ha commentato. D'altronde quando sai che ti aspetta in premio un hamburger col thè freddo, l'impegno non può che essere maggiore. L'accostamento con la bibita può anche sembrare anticonvenzionale, ma siamo in epoca di gourmet, e chiunque abbia figli dell'età di Doualla sa che è una prassi del tutto normale. Sempre più azzeccata del menù di altri atleti, tipo l'infausta pasta con le fragole di Swiatek. L’atletica italiana ha festeggiato, ma senza hamburger, anche l’oro di Erika Saraceni nel salto triplo, con il nuovo record italiano juniores di 14,24 metri e il primato della manifestazione, e l’argento di Daniele Inzoli nel lungo (7,69). Ma il titolo più atteso era quello di “Speedy Kelly”, che a distanza di appena due settimane dall’oro all’Eyof conferma di essere una delle più promettenti velociste d’Europa. Nonostante il junk food.

