Il martello è ufficialmente tornato: dopo l'exploit in Coppa Davis, in cui ci ha regalato un gran bel tennis, ecco che ora lo hanno premiato come "Comeback Player of the Year", assegnato ogni anno, su votazione dei giocatori, a un tennista reduce da una grande annata dopo un infortunio o una stagione difficile. Un anno di rientro infatti il suo, con tre titoli Atp (Marrakech, Kitzbuhel e Gstaad) e un trofeo azzurro da protagonista per il tennista romano, tornato in top 40 quando nessuno sembrava crederci più. Ma lui non si è mai arreso, nonostante in molti lo dessero per spacciato: "È stata una grande stagione, non vedo l'ora di tornare in campo e ottenere altri successi" ha detto Matteo, che ora sta vivendo la vera e propria rivincita dopo un calvario cadenzato da terribili infortuni. Ma ora testa solo al 2025, che vedrà Matteo iniziare con l’Atp di Brisbane, a caccia dei punti necessari per entrare tra le 32 testa di serie dell’Australian Open e provare a evitare subito un sorteggio diffcile. A proposito di Berrettini, non riesce proprio a non parlarne Nicola Pietrangeli, persino nelle condizioni più impensabili.
La sfida del ritorno
Reduce infatti da un delicato intervento chirurgico di riduzione e sintesi della frattura dopo una caduta accidentale, ben riuscito grazie allo staff medico del Policlinico Gemelli, l'ex tennista avrebbe già parlato con i medici delle qualità dei tennisti italiani, da Sinner a Berrettini. Jannik, intanto, come tutti i colleghi, ha cominciato la preparazione invernale con lo sguardo puntato verso l’Australia. Gli azzurri, seppur con impegni diversi, hanno un obiettivo condiviso: vestire la maglia della Nazionale nella Final Eight di Bologna, dal 18 al 23 novembre. Era stato proprio capitan Volandri, dopo aver vinto a Malaga, a dire che avrebbe capito se Sinner non avesse preso parte alla competizione nel 2025, ma sappiamo quanto questo potrebbe comunque generare polemica in chi ritiene che l'altoatesino non debba mai mancare ad alcun appuntamento con la nazionale. Sarebbe quindi Matteo, in caso Jannik decidesse di non andare, a prendere il vero e proprio testimone trainando la squadra al meglio delle sue possibilità. Del resto Volandri ha sempre sottolineato l’importanza di ogni giocatore anche di chi non aveva potuto giocare, consapevole del fatto che giocatori come Cobolli o Sonego, in caso di defezioni importanti, possano essere pronti a rispondere in modo positivo alla convocazione.