Non c’è rancore nelle parole di Toto Wolff nei confronti di Lewis Hamilton dopo il suo passaggio alla Ferrari. Un duo che ha scritto la storia della Formula 1, grazie alla vittoria di ben sei titoli mondiali piloti e otto costruttori, tutti arrivati in maniera dominante, con la sola eccezione del 2021. Un record strappato alla stessa Ferrari, quella di Jean Todt e Micheal Schumacher che di mondiali consecutivi ne vinse sei, dal 1999 al 2004.
Un passaggio che segna la fine di un’era, e l’inizio di una nuova: voluto nel 2013 a tutti i costi da Niki Lauda e lo stesso Wolff che lo strapparono alla Mclaren, la squadra che lo aveva portato in Formula 1 e con la quale aveva vinto il primo mondiale, Hamilton ha fatto grande la Mercedes, così come Mercedes ha fatto grande il pilota inglese. Una scommessa vinta, prima di un addio inaspettato dopo due stagioni complicate e frutto di un sogno, quello di guidare una vettura del Cavallino, assecondato poi dalla proprietà di Ferrari, determinata ad averlo finalmente in squadra. Un debutto in rosso commentato dallo stesso Toto Wolff, che nel corso della cerimonia di premiazione degli Autosport Awards ha descritto a Sky Sports UK le sue sensazioni dopo aver visto Sir Lewis per la prima volta a Maranello. “Le prime foto di Lewis in Ferrari? È un po' come quando si divorzia in maniera amichevole e va tutto bene... finché non vedi la tua ex per la prima volta con un amico” ha affermato ironicamente. Di quegli scatti a colpire tutti è stata la cura di ogni possibile dettaglio, dall’abbigliamento alla postura, dal numero delle finestre, sette come i mondiali di Hamilton, alla porta che per molti simboleggia il tanto ambito ottavo mondiale. Attenzione notata dallo stesso Wolff, che ha poi svelato di aver contattato il suo ex pilota dopo aver visto gli scatti: “Sono comunque molto molto felice per lui. Gli ho detto che quelle foto erano iconiche, curate nei minimi dettagli. E trattandosi di lui, non sono sorpreso”. Una caratteristica sempre evidenziata nel corso degli anni dal manager austriaco e considerata come una delle chiavi del successo di Hamilton, tanto talentuoso quanto esigente con tutti coloro i quali collaborano con lui: un aspetto già emerso nel corso delle prime uscite in pista con la Scuderia, con l’obiettivo di perfezionare tutto il possibile in vista della prossima stagione.
Perfezionismo che non è passato inosservato nemmeno agli occhi di Piero Ferrari, figlio di Enzo, che in un’intervista rilasciata ai colleghi di Autosprint ha sottolineato di essere rimasto sorpreso dall’approccio di Hamilton: "Non ricordo altri piloti così eleganti al primo giorno in Ferrari. Un abito impeccabile, la cravatta, un figurino. Noi dirigenti, ad esempio, eravamo senza cravatta...". Lasciare Mercedes è stata una decisione forte, ma non abbastanza da intaccare il legame costruito negli anni tra Toto e Sir Lewis, e questa è stata solo l’ultima delle occasioni in cui uno dei due lo ha rimarcato. Dal prossimo anno saranno però avversari in pista, uno scenario nuovo per un duo che negli anni, oltre ad aver scritto la storia, ha combattuto sempre fianco a fianco.