In MotoGP c’è una corsa nelle corse: chi sarà il primo a inaugurare ufficialmente il mercato piloti dopo che Carmelo Ezpeleta ha fermato ogni trasferimento per il 2026? La sfida, inutile negarlo, è tra due ancora a secco di vittorie in questo 2025: Fabio Quartararo e Pedro Acosta. Ma se il francese ha un ingaggio faraonico da parte di Yamaha e la concreta possibilità che dal Giappone gli mettano sul piatto un’offerta ancora più alta per restare, su sponda Pedro Acosta è tutto apertissimo. E KTM di sicuro, viste le ultime notizie, non avrà la forza economica per tentare una qualche mossa disperata, dovendo provare, piuttosto, a appellarsi a cuore e promesse.
"Penso che sarà una lotteria, a dire il vero" – ha detto senza mezzi termini lo spagnolo, ma parlando di tutto lo scacchiere e non solo di se stesso. L’immagine è forte, ma calza: contratti ufficiali che terminano il 31 dicembre 2026, l’arrivo delle 850cc e Pirelli unico fornitore segneranno una mezza rivoluzione, con Acosta che, però, sembra voler utilizzare le due gare che restano del 2025, i test invernali e almeno un paio delle prime gare del 2026 come ultima occasione per KTM. “Portimano e Valencia – dice – potrebbero essere piste buone per noi. Il mercato? Ho una buona squadra che gestisce queste cose per me, ma comunque io non sono uno troppo interessato ai soldi". Un modo per dire che non sarà il denaro a far pendere la scelta da una parte o dall’altra. E, forse, anche un modo per ribadire che p una Ducati che Pedro Acosta vuole, a meno che KTM non si riveli realmente in grado di mettergli a disposizione una moto realmente competitiva.
Il quadro aziendale attorno alla KTM, però, è tutto fuorché rassicurante. Il salvataggio da parte di Bajaj e il piano di risanamento hanno acceso campanelli d’allarme. "Valutiamo l'opportunità di ridurre i costi generali di oltre il cinquanta per cento – ha detto il grande capo di Bajaj Auto che ha rilevato il marchio – Interverremo su ricerca e sviluppo, marketing (comprese le corse, ndr), operazioni e amministrazione generale". Ecco, quindi, che il talento di Acosta diventa roba su cui potrebbe non essere difficilissimo mettere le mani. E per la quale conterà muoversi in fretta anche se c’è ancora una stagione da finire e una intera da vivere prima del 2027. "Abbiamo un posto per lui – ha detto a SpeedWeek, tra il serio e lo scherzoso, Alessio Salucci, del Team Pertamina Enduro VR46 – Se ci sarà la possibilità, per il 2027 faremo tutto il possibile per ottenerlo". Che Acosta è un vecchio pallino di Valentino Rossi è cosa nota da un pezzo, così come è noto che qualche corteggiamento c’è già stato in questa stagione, prima che Carmelo Ezpeleta richiamasse tutti al rispetto dei contratti. "Certamente lo vorremmo, ma non sarà facile – ammette ancora Uccio – Ma quasi tutte le selle nei team ufficiali saranno disponibili per il 2027. Forse Ducati, o Honda o Aprilia gli offriranno un posto, non lo so. E’ chiaro che tutti vorrebbero un pilota come Acosta: è uno dei più grandi talenti della MotoGP".
Sì, lo vorranno tutti e tutti – almeno stando a quanto si vocifera – hanno già fatto squillare più e più volte il suo telefono e quello del manager Albert Valera. Con Acosta che, per ora, avrebbe risposto con il sorriso solo a VR46, ma senza nascondere che una porta a KTM vorrebbe lasciarla aperta. E’ intimamente legato al marchio austrico perché gli ha letteralmente permesso di realizzare i suoi sogno, ma la nuova politica economica del costruttore non sembra lasciare spazio a troppi romanticismi. Lo stesso Pit Beirer, responsabile di tutto il racing di KTM, parla di ordine e impegno: "Ho ricevuto l'ordine ufficiale per il nuovo motore che verrà utilizzato nella nuova era della MotoGP, quindi è chiaro che ci saremo anche nel 2027. Nessuno avrebbe approvato il motore per poi non utilizzarlo. Ma sarà fondamentale non scendere a compromessi sulla qualità dei progetti: vogliamo essere premium e possiamo continuare a esserlo in futuro con i budget premium corrispondenti. Comunque l'impegno non è in discussione". E’ la misura dell’impegno, però, che sarà determinante.