Chico Forti torna a casa. Come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, l’ex velista e produttore televisivo trentino, condannato nel 2000 negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, trovato morto assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach, a Miami, continuerà a scontare in Italia l'ergastolo inflittogli da un tribunale della Florida. Dopo alcuni passaggi burocratici (e diplomatici), l’Italia dovrà girare la documentazione all'autorità giudiziaria, in questo caso alla Corte d'Appello di Trento, che a sua volta dovrà riconoscere e attuare la sentenza nei confronti di Chico Forti. Ma chi c’è dietro successo della diplomazia italiana e che cosa ha reso possibile il ritorno inatteso di Forti in Italia? Lo abbiamo chiesto all’ex deputato trentino Mauro Ottobre, che ha seguito il caso in prima persona quando era parlamentare (fino al 2018) e si è recato più volte in Florida a trovare l’ex velista per dargli supporto.
Ottobre, quando ha conosciuto Chico Forti e quante volte lo ha incontrato?
L’ho conosciuto in carcere in Florida nel giugno 2014. Ero allora deputato della Repubblica, eletto a marzo 2013, e avevo da subito presentato una mozione parlamentare, una delle prime della storia che si occupava di un detenuto italiano all’estero. Questa mozione è stata poi discussa nel settembre 2014 e votata a larghissima maggioranza. Sono andato a trovarlo a Miami fino alla fine del mio mandato, nel 2018, proseguendo poi anche nel 2019. L’ho incontrato circa 7-8 volte, seguendo il caso attraverso il consolato di Miami e l’ambasciata Washington. Una volta portai da lui anche i miei figli. La difficoltà che ho riscontrato nel tempo era dovuta ai continui cambi di governo che ci sono stati, ogni volta bisognava ripartire di zero. Così tutto il lavoro che facevamo nei vari ministeri e negli incontri esteri, veniva praticamente azzerato e bisognava ricominciare da capo. Se n’è discusso varie volte di questo caso con gli americani, ma senza mai dare il vero giro di boa. Tra le persone che si sono impegnate di più, cito l’allora viceministro Mario Giro e l’ex sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.
Ci può raccontare qualche retroscena relativo a questo inatteso trasferimento annunciato da Giorgia Meloni?
I retroscena e i colpi di scena sono tantissimi in questa vicenda. La richiesta di trasferimento di poter scontare la pena in un carcere italiano era andata a buon fine già qualche anno fa: poi quel famoso annuncio dell’allora ministro Di Maio aveva innescato delle polemiche. Sta di fatto che poi DeSantis non firmò il consenso per il trasferimento di Chico Forti e si oppose anche la procura della Florida. Dopotutto, dobbiamo ricordate che nella mentalità degli americani, un uomo condannato è tale e non c’è molto da discutere. Dopo quell’impasse durante il governo “gialloverde”, la fortuna vuole che iniziò a interessarsi del caso la moglie di Bocelli, Veronica, con la quale sono in contatto. E lei, con il marito, ha fatto veramente di tutto per riportare a casa Chico, adoperandosi in ogni modo, muovendo mari e monti per farlo tornare a casa. L’azione mediatica che ha dato una svolta al caso è stata sicuramente la visita in carcere a Miami di Andrea Bocelli. Anche l’iniziativa messa in campo dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivelata fondamentale. Ora speriamo che Chico Forti venga trasferito nel carcere di Trento, dove i parenti e l’anziana madre possano finalmente riabbracciarlo. Le carceri americane sono spaventose.
Forti è davvero innocente secondo lei?
Ci sono centinaia di prove che dimostrano che Chico Forti è innocente. La sentenza ammette peraltro che la Corte non aveva le prove contro di lui, ma suggeriva che fosse in qualche modo il mandante. Probabilmente Forti si era attirato le antipatie di qualcuno alla polizia di Miami per via del documentario sulla morte di Versace, che metteva in discussione la versione ufficiale: documento che fu infatti ritirato immediatamente. In ogni caso, la criminologa Roberta Bruzzone ha scritto un bellissimo e documentato libro su questa vicenda, State of Florida vs Enrico Forti. Il grande abbaglio. Lì c’è tutto quello che c’è da sapere su questo caso giudiziario.
Ma come ha fatto a resistere tutti questi anni, secondo lei?
Chico ha una grandissima forza interiore. Un vero atleta, in tutto. Un’intelligenza che li ha permesso di elaborare il dramma di non poter crescere i suoi figli. Ora lo attendiamo in Italia.