Chico Forti torna in Italia: questo è l'annuncio che ha smosso tutto il Paese nella tarda serata. Vedendo la trasmissione a Otto e Mezzo su La7, condotta da Lilli Gruber, in cui erano ospiti Roberto D'Agostino, fondatore di Dagospia, il direttore di Libero Mario Sechi e la giornalista del Corriere della Sera Monica Guerzoni, è stata data in un modo talmente fuggitivo la notizia da lasciare basito chiunque. La trasmissione di cui stiamo parlando è sempre sul pezzo, in modo notoriamente fazioso, ma ha sempre ospiti di primo piano che analizzano le notizie più importanti per il nostro Paese. Questa è una svolta storica, un accordo trovato dopo ventiquattro anni con gli Stati Uniti d’America, con i quali sappiamo benissimo quanto sia difficile trattare soprattutto su determinate questioni. Il punto qui è il come è stata data la notizia: la Gruber, agitando la mano destra rivolta alla telecamera, ha informato i telespettatori in modo frettoloso e anche impreciso, dato che all'inizio ha detto che era stato condannato a ventiquattro anni di carcere, poi, essendo lei in confusione, la Guerzoni le ha suggerito la parola “ergastolo”, che lei ha ripetuto, e poi si è tornato a parlar male della Meloni. Citiamo testualmente le sue parole: “Prima mi sono dimenticata che Meloni a Washington ha ottenuto il trasferimento In Italia, che ha fatto ventiquattro anni di carcere nelle prigioni americane, di Chico Forti, che era stato condannato a 24, no, è stato condannato per omicidio, no, più anni, all'ergastolo. Quindi può scontare la pena in Italia. Torniamo invece al problema che Giorgia Meloni si ritroverà sempre più grande, secondo l'analisi di Roberto D'Agostino, che è Salvini”. Non so se ci rendiamo conto in quale modo sia stata data questa notizia. Non avrebbe potuto mandare almeno in onda il video brevissimo del premier che annuncia questo risultato storico? Ma se l'avesse fatta la sinistra una cosa del genere siamo sicuri che il programma non avrebbe cambiato direzione? Dire di essersi dimenticati di una notizia che per anni ha sconvolto non solo l'opinione pubblica ma anche la politica è possibile? Sì, ha detto proprio che si è dimenticata. È un’occasione persa per gioire, tutti insieme, davanti a un nostro connazionale che torna in patria. È un’occasione persa per essere empatici, che peccato.
Non possiamo giocarci la carta dell'impreparazione del momento, visto che almeno mezz'ora prima Enrico Mentana aveva aperto il Tg della sua stessa rete dando la notizia e facendo vedere il video integrale di Giorgia Meloni, dando la parola alla sua inviata di punta, Alessandra Sardoni, collegata dall’America. La Sardoni dice: “È un fuorisacco la notizia della liberazione di Chico Forti, un velista protagonista di un caso giudiziario, arrestato 24 anni fa e anche protagonista e oggetto di un movimento innocentista molto forte, nonché di tentativi di altri governi italiani di trasferirlo in Italia. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva fatto molti tentativi in questo senso, Giorgia Meloni con un video annuncia personalmente questo risultato ritenuto naturalmente importante”. Possiamo capire che il tempismo non sia stato dei migliori, tanto che nemmeno un giornalista come Enrico Mentana abbia dato molti particolari in merito alla vicenda. Ma si possono liquidare in pochi secondi, per l’esattezza trenta, ventiquattro anni di vita e di storia giudiziaria di una persona? Battaglia, quella dei detenuti, sempre stata accostata alla sinistra, ma, carta canta. Giorgia Meloni, ritenuta al collasso solo per aver perso le elezioni regionali in Sardegna, ha assestato un colpo di cui si parlerà a lungo. Se ne parlerà tanto soprattutto perché non è avvenuto nel nostro territorio, né tantomeno in un territorio appartenente all'unione europea, ma in America, la prima o seconda potenza mondiale. Ricordiamoci che questo è anche un messaggio a Vladimir Putin, sia per quanto riguarda il fronte aperto con l'Ucraina che per quanto riguarda futuri accordi internazionali che vedono oggi il nostro paese collocato al fianco di Zelensky. La Meloni ha mandato un mèta messaggio, ha fatto capire che va oltre le chiacchiere su cui ci stiamo arrovellando tutti, e ha reso l'Italia potente agli occhi del panorama internazionale.