Avete presente i computer? Sono delle macchine elettroniche formate da diverse parti hardware, come il processore che esegue le istruzioni e la memoria che immagazzina i dati, e software, ovvero i programmi che le forniscono le istruzioni per compiere determinati compiti. I tecnici più esperti possono migliorare le loro prestazioni potenziando ogni singolo componente. Ebbene, negli Stati Uniti ci sono gruppi sempre più nutriti di personaggi che considerano gli esseri umani come dei computer e che ambiscono a fare esattamente lo stesso: potenziarli all'infinito. Quello che fino a poco tempo fa sembrava fantascienza oggi è realtà. Altro che intelligenza artificiale e robot umanoidi: negli Usa c'è chi concepisce il corpo umano come un sistema di hardware da hackerare, ottimizzare, aggiornare. L'Economist ha dedicato la copertina al “The Rise of Superhuman”, all'”Ascesa del superuomo”, inteso come l'uomo del futuro forgiato da biohacker ossessionati dalla vita eterna. Avete capito bene: negli Usa c'è chi vuole veramente vivere per sempre. Ci sono persone ricchissime che stanno investendo i loro denari in studi più o meno bizzarri con il fine ultimo di sconfiggere la morte (e non solo lei). Se i nomi più famosi sono quelli di Elon Musk e Peter Thiel, negli ultimi anni sono spuntati decine di altri imprenditori accomunati dal sogno di sfornare il superuomo del futuro. Tra questi spicca Bryan Johnson, fondatore ed ex Ceo di Kernel, un'azienda che crea dispositivi che monitorano e registrano l'attività cerebrale, e Os Fund, una società di capitale di rischio che investe in aziende scientifiche e tecnologiche in fase iniziale. Mr. Johnson ha spiegato di prendere un centinaio di pillole al giorno, di non mangiare mai dopo le 11 del mattino e di monitorare compulsivamente decine di “biomarcatori” del suo corpo.


L'idea di fondo è quella secondo la quale la medicina dovrebbe cercare di potenziare il corpo, e non solo di riportarlo in salute quando ha qualcosa che non va (una malattia, un deficit, un trauma). In attesa di scoperte folgoranti ci sono già diversi farmaci utilizzati da aspiranti superuomini. La metformina, per esempio, è stato prescritto ai diabetici per decenni ma nei topi sembrerebbe estendere la durata della vita; questi risultati non sono stati confermati negli esseri umani, ma alcuni hanno iniziato a prenderla con regolarità. E ancora: il Ritalin, prescritto per curare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, e il testosterone, il principale ormone sessuale maschile e un potente steroide anabolizzante, sono considerati nootropi, farmaci che potenziano le prestazioni cognitive. Altri prodotti chimici, come il nicotinamide adenina dinucleotide, essenziale per il metabolismo cellulare, è presumibilmente un nootropico ma avrebbe anche proprietà anti invecchiamento. I più avventurosi possono poi recarsi a Próspera, in Honduras, per farsi inserire dei geni nelle cellule per cercare di far sì che i loro corpi incrementino la produzione di una proteina chiamata follistatina. La clinica sostiene che questo processo promuoverà la crescita muscolare e allungherà i telomeri, cappucci chimici alle estremità dei cromosomi che si accorciano con l'età...

L'Economist ha quindi spiegato che esiste un'altra opzione per incamminarsi sulla via verso i superuomini: consiste nell'adottare un'interfaccia cervello-computer (Bci), e cioè un dispositivo progettato per trasmettere segnali direttamente tra cervelli biologici e chip di silicio. Alcuni possono essere indossati esternamente, altri sono impiantati dentro il cervello. L'esempio più emblematico è Neuralink di Musk: il patron di Tesla l'ha creata perché secondo lui soltanto un cervello umano in grado di raggiungere la “simbiosi con l'intelligenza artificiale” può sperare di restare rilevante in un mondo di macchine intelligenti. Ricapitolando: pillole, farmaci, processi medici e dispositivi hi-tech sono in lotta per trasformare gli esseri umani in super uomini. Ci sono però dei problemi da considerare, in primis il rischio che alcune delle opzioni in fase di sviluppo possano rivelarsi degli autentici flop. L'uomo riuscirà veramente a diventare efficiente come una macchina? “Se e quando arriveranno dei veri progressi, il mondo potrebbe cambiare molto rapidamente. Pensate ai farmaci per la perdita di peso Glp-1, che sono stati in fase di sviluppo per anni prima che la loro domanda esplodesse da un giorno all'altro”, ha concluso l'Economist. Non resta che attendere.

