image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

“L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro... di dossieraggio”: il più grande consulente di comunicazione politica (anonimo) racconta come stanno davvero le cose

  • di Joe White

11 marzo 2024

“L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro... di dossieraggio”: il più grande consulente di comunicazione politica (anonimo) racconta come stanno davvero le cose
Ascolta e analizza 90 milioni di fonti aperte in 30 Paesi. Si occupa di servizi informatici e ha influenzato le elezioni in Libia, in Sud America e anche in una regione italiana. Vuole restare anonimo. E lo abbiamo sentito sul dossieraggio: “Ho la fila di persone che voglio infamare altre persone. Il dossieraggio esiste dai tempi dell'antica Roma. Anche quest'ultimo caso evaporerà presto. Perché conviene a tutti...”

di Joe White

Dietro al nome “Joe Black” si nasconde un imprenditore italiano al vertice di un’azienda americana che si occupa di servizi informatici. Dietro questa generica indicazione - “servizi informatici” – si nasconde, a sua volta, un complicato sistema di ascolto e analisi di oltre 90 milioni di fonti aperte in 30 Paesi del mondo, grazie alla quale l’azienda in questione è in grado di orientare il sentiment del pubblico di riferimento attorno a un tema sensibile, come ad esempio il gradimento di un politico o di un partito. Qualche tempo fa, un’agenzia americana si rivolse a Joe Black per orientare le elezioni politiche in Libia. Un Presidente di un piccolo stato sudamericano ha approfittato dei suoi servizi per imporsi alle ultime elezioni e la stessa cosa è accaduta durante una recente elezione regionale italiana. Maniaco della privacy e non solo (“come il personaggio della serie tv Succession, il mio unico credo sono le famose tre P: privacy, pasta, pussy”), Joe Black ha accettato di rispondere alle nostre domande riguardanti l’ultimo scandalo che ha scosso le fondamenti della nostra Repubblica.

I protagonisti di Succession
Succession

Joe Black, cosa pensa del caso dei presunti dossieraggi a opera del finanziere Pasquale Striano?

Penso che sarebbe ora di cambiare la Costituzione italiana. Dovrebbe iniziare così: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro di dossieraggio.

Addirittura?

Il sistema del dossieraggio va avanti fin dall’epoca dei romani. Governi di destra che spiano quelli di sinistra, governi di sinistra che spiano quelli di destra, entrambi che spiano le maggiori forze economiche del Paese allo scopo di ricattarle.

Niente di nuovo sotto il sole, dunque.

Il dossieraggio conviene a tutti, non solo alla politica, ma anche a chi dovrebbe essere il cosiddetto “cane del guardia” del potere. Intere carriere giornalistiche sono state costruite grazie alle soffiate di questa o di quella procura. Editori compiacenti non vedono l’ora di avere “primizie” da sbattere in prima pagina al fine di vendere più copie. Siti web funzionano da smercio di “veline” e notizie spifferate di soppiatto, vendendo a peso d’oro gli spazi pubblicitari: il dossieraggio muove l’economia.

Come mai allora ogni volta ci si scandalizza?

Ma chi si scandalizza? È il solito balletto aduso e consumo dei telegiornali, una farsa in attesa di trovare un parafulmine da mandare in carcere per qualche tempo, fino a che non verrà fuori la prossima storiaccia. I nomi dei mandanti, tanto, non si sanno mai.

Ma a lei è mai capitato che qualcuno le offrisse notizie riservate?

Ho la fila fuori dall’ufficio di faccendieri che vogliono propormi notizie infamanti contro il rivale di turno del loro padrone, procurate chissà dove, chissà come.

Ci racconti almeno un episodio.

Un ex manager pubblico italiano, molto noto, venne nel mio ufficio e si mise a scrivere su un pezzo di carta una serie di pettegolezzi su un altro noto manager italiano, attivo nel settore bancario, per esempio che il figlio fosse dipendente dalla cocaina. Chiedeva che questa roba fosse pubblicata sui giornali in giro per il mondo. Io presi quel foglio e lo strappai, ma quelle notizie uscirono poco dopo su un sito italiano di quelli sempre ben informati sui retroscena.

Cosa offrono i venditori di informazioni riservate?

Tangentopoli ha sterilizzato il sistema. Questi “scambi” non vengono fatti in nome del denaro ma dei favori. Io ti faccio pubblicare la notizia sul giornale amico, tu in cambio mi restituisci il favore più avanti. È una corruzione 2.0, una corruzione biodegradabile e per questo ancora più efficace.

Dal punto di vista della stampa, una teoria molto in voga dice che “se non c’è scambio di denaro allora non c’è corruzione”. E quindi, se un giornalista riceve un’informazione, basta che non venga pagato in denaro e la pubblicazione della stessa non è solo legittima ma doverosa.

Ho letto anch’io questa baggianata e mi sono fatto delle grandi risate. L’Italia non sono gli Stati Uniti d’America: il nostro è un Paese relazionale, dove vige un capitalismo relazionale. Il denaro è soltanto uno dei modi di pagamento possibili: la notizia la pubblico gratis, però il segnalarmi come “affidabile” farà in modo che, un domani, io venga messo a dirigere un giornale o a condurre un programma tv. Perché dico che si tratta di una corruzione più efficace? Perché in questo modo il corruttore nemmeno deve tirare i soldi subito, oppure nemmeno li deve tirare fuori del tutto, se il programma che mi viene affidato va in onda, per esempio, sulla tv pubblica. E poi c’è un’altra ragione.

Quale?

Se io fossi un giornalista, vorrei prima di tutto evitare di essere strumentalizzato, di diventare un piede di porco utilizzato da un potere per farne fuori un altro. Altrimenti, che differenza c’è tra me e una buca delle lettere? Ma, ripeto, questo sistema conviene anche ai giornalisti stessi, che trasformandosi in buche delle lettere fanno carriera.

Pasquale Striano
Pasquale Striano

Cosa bisognerebbe fare, secondo lei, per bonificare il sistema?

Quel sistema è l’Italia stessa. Lei pensa veramente che sia difficile creare un software di cybersecurity in grado di evidenziare se un uomo appartenente allo Stato violi una banca dati riservata? E non una volta, ma ottomila volte, come nel caso di questo tizio sconosciuto? E allora perché secondo lei non è stato fatto e si producono dossier come fossero panini con la mortadella?

Non pensa che se ci fosse una Commissione le cose sarebbero diverse?

Ma quale commissione (ride ndr)? Anche da noi esiste una Commissione pubblica sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione. All’estero queste cose sono dirette da specialisti dinamici, giovani, cazzuti, che provengono dal mondo dell’informatica, da noi a presiederla c’era prima Giuliano Amato, classe 1938, e oggi il professor Paolo Benanti Tor, presbitero e teologo del Terzo ordine regolare di San Francesco. Capisce che siamo oltre il ridicolo?

E l’opinione pubblica?

L’opinione pubblica è impegnata a capire se tra Fedez e la Ferragni sia vera crisi o meno; i programmi che un tempo facevano inchiesta ora si occupano del televoto di Sanremo. Le pare che la gente abbia tempo e modo di preoccuparsi di cose come queste?

Nessuna speranza quindi?

L’Italia funziona così: oggi mangia tu, che domani mangio anch’io. Prendere o lasciare.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Ranucci: “Regionali in Abruzzo? Con l’europee l’informazione verrà imbavagliata”. E sul dossieraggio Di Pietro attacca: “Non è più una democrazia”

di Carlotta Casolaro Carlotta Casolaro

L'insolita combo

Ranucci: “Regionali in Abruzzo? Con l’europee l’informazione verrà imbavagliata”. E sul dossieraggio Di Pietro attacca: “Non è più una democrazia”

L’ex direttore Cerno: “La copertina dell'Espresso su Chiara Ferragni? Mossa alla Charlie Hebdo per far parlare di sé dopo anni”. E sul mandante del dossieraggio…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Colpo troppo basso?

L’ex direttore Cerno: “La copertina dell'Espresso su Chiara Ferragni? Mossa alla Charlie Hebdo per far parlare di sé dopo anni”. E sul mandante del dossieraggio…

Dossieraggio, Peter Gomez: “Quando Mulé dirigeva Panorama fece lo stesso con i nemici di Berlusconi”. E risponde a Meloni, Mieli e ricorda cosa disse Montanelli…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

"disobbedienza civile"?

Dossieraggio, Peter Gomez: “Quando Mulé dirigeva Panorama fece lo stesso con i nemici di Berlusconi”. E risponde a Meloni, Mieli e ricorda cosa disse Montanelli…

Tag

  • Politica

Top Stories

  • Delitto di Garlasco: ma l'avete capito perché la verità non si saprà mai? L’unico che può metterci le mani si chiama Leone XIV (e forse ci sta provando)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: ma l'avete capito perché la verità non si saprà mai? L’unico che può metterci le mani si chiama Leone XIV (e forse ci sta provando)
  • Delitto di Garlasco, ma allora Chiara è stata uccisa da Sempio? A Quarto Grado su Rete 4 i genitori di Andrea intercettati mentre parlano delle mazzette da dare al pm? E sull’omicidio Paganelli e Resinovich…

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, ma allora Chiara è stata uccisa da Sempio? A Quarto Grado su Rete 4 i genitori di Andrea intercettati mentre parlano delle mazzette da dare al pm? E sull’omicidio Paganelli e Resinovich…
  • Delitto di Garlasco, la foto di Marco Poggi in Trentino è un fake? E se nell’originale accanto al padre ci fosse stata un’altra persona? L’ipotesi dell’esperta in fotografia…

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, la foto di Marco Poggi in Trentino è un fake? E se nell’originale accanto al padre ci fosse stata un’altra persona? L’ipotesi dell’esperta in fotografia…
  • Quanto è bella l'intervista di Cazzullo a Sgarbi: non teme la morte, vuole dimenticare il dolore. Per questo se lo tiene stretto, anche se tutti lo hanno tradito (da Meloni a Forza Italia). Tutti tranne le donne della sua vita

    di Riccardo Canaletti

    Quanto è bella l'intervista di Cazzullo a Sgarbi: non teme la morte, vuole dimenticare il dolore. Per questo se lo tiene stretto, anche se tutti lo hanno tradito (da Meloni a Forza Italia). Tutti tranne le donne della sua vita
  • Delitto di Garlasco: cosa (non) voleva dire l’avvocato Lovati? “Alla Bozzola guarivano pure le ragazze anoressiche”. Intanto a casa di Andrea Sempio…

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: cosa (non) voleva dire l’avvocato Lovati? “Alla Bozzola guarivano pure le ragazze anoressiche”. Intanto a casa di Andrea Sempio…
  • Delitto di Garlasco, Massimo Giletti e lo scaz*o con Lovati a Lo Stato delle Cose: “Non mi venite a raccontare che 20 o 30 euro sono le carte da bollo. Li ha presi tutti lei i soldi?”. A cosa è servita la generosità delle zie di Sempio?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, Massimo Giletti e lo scaz*o con Lovati a Lo Stato delle Cose: “Non mi venite a raccontare che 20 o 30 euro sono le carte da bollo. Li ha presi tutti lei i soldi?”. A cosa è servita la generosità delle zie di Sempio?

di Joe White

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

La veggente di Trevignano scomunicata dalla Chiesa, ma i fedeli credono a lei. Perché? C’entrano il cervello “spento”, la manipolazione e il caso Medjugorje

di Anna Vagli

La veggente di Trevignano scomunicata dalla Chiesa, ma i fedeli credono a lei. Perché? C’entrano il cervello “spento”, la manipolazione e il caso Medjugorje
Next Next

La veggente di Trevignano scomunicata dalla Chiesa, ma i fedeli...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy