In Francia, da alcuni giorni, il ministro della Giustizia Éric Dupond-Moretti è al centro di una grande polemica. Il perché? La pubblicazione di un video che mostra detenuti e guardie del carcere di Fresnes divertirsi durante una gara di go-kart tenutasi nel cortile della prigione. La gara era stata organizzata lo scorso 27 luglio da Djibril Dramé, artista che in precedenza aveva già allestito eventi simili in città. Che quel giorno si sarebbe svolta una gara di go-kart nel carcere era questione nota. Infatti le polemiche hanno preso vita solo recentemente, dopo la pubblicazione del video della gara su YouTube. Il filmato, che successivamente è stato rimosso, aveva una durata di ben 25 minuti e spiegava che la gara era ispirata a un reality show francese. A quanto pare sembra che l’evento fosse stato autorizzato dal ministero della Giustizia, ma Dupond-Moretti ha preso le distanze affermando di non saperne nulla, e avviando un’indagine al riguardo. Dupond-Moretti ha definito le immagini “scioccanti”, aggiungendo che il contrasto alla recidiva dei detenuti verso i crimini va combattuto con percorsi di reinserimento nella società, “ma certamente non con le gare di go-kart". E ancora: “Se avessi saputo che ci sarebbe stata una gara di go-kart, avrei imposto un divieto molto chiaro”. Il quotidiano francese Le Figaro ha raccolto informazioni che sembrerebbero confermare che la competizione di go-kart era stata approvata, oltre che dalla dirigenza del carcere, anche “dai più alti livelli” del ministero della Giustizia. Non solo: il ministero stesso avrebbe approvato la pubblicazione del video su YouTube, come confermato anche all’emittente francese BFM TV da uno degli autori del video, Enzo Angelo Santo: “Era stato tutto approvato: non saremmo mai andati contro il volere del ministero della Giustizia”.
Al contrario i funzionari sostengono che quanto avevano autorizzato era solo un evento sportivo dedicato ai detenuti, in cui erano previste alcune non meglio identificate competizioni e salti con la corda, ma certamente non gare di go-kart. Pioggia di critiche dagli oppositori politici di destra del governo del presidente Emmanuel Macron: “Le nostre carceri non sono centri vacanze in cui prigionieri e guardie fanno amicizia», ha detto a BFM TV Éric Ciotti, del partito di destra Les Républicains, accusando il ministro Dupond-Moretti di ipocrisia. E ancora: “Dov'è il rispetto per le vittime e le loro famiglie che vedono questi criminali divertirsi mentre scontano le loro condanne? Dov'è la paura della punizione?”. A rispondere alle critiche un funzionario del carcere, che afferma che nessuno dei detenuti coinvolti nella gara era stato condannato per reati gravi, e che l’evento non era stato realizzato con fondi pubblici. Tuttavia Djibril Dramé, l’organizzatore dell’evento, ha diffuso un comunicato in cui ha detto di aver appreso solo in un secondo momento che uno dei partecipanti aveva gravi precedenti penali. In tutto questo sono state chieste le dimissioni del direttore del carcere. Il presidente Emmanuel Macron ha accolto favorevolmente il piano di stabilire nuove regole per gli eventi di riabilitazione nelle prigioni, dicendo: "Il ministro della giustizia ha ragione a ricordare cosa dovrebbe e non dovrebbe essere fatto. La pena detentiva ha un significato nella società, non è la stessa cosa dell'esclusione da tutto, è destinata a consentire la riabilitazione".