Vi ricordate quella promessa di Giorgia Meloni e Matteo Salvini? Sì, proprio quella: “Toglieremo le accise sui carburanti”. Bene, se state aspettando quel momento, sedetevi comodi. Perché non solo le accise restano, ma si preparano anche ad aumentare.
A riportarlo è La Stampa, che ci spiega come un ritocco all’insù per il gasolio sia in arrivo. La ragione? 500 milioni di euro. E no, non per ridurre il debito pubblico o costruire un nuovo ponte su uno stretto qualsiasi, ma per finanziare il rinnovo del contratto dei lavoratori del trasporto pubblico locale.
Ecco il piano: nel 2025, un centesimo in più al litro sul gasolio e un centesimo in meno sulla benzina. Geniale, vero? Un equilibrio perfetto. Peccato che, come fa notare La Stampa, l’operazione non sarà fiscalmente neutrale (visto che evidentemente si consuma più gasolio che non benzina). Il primo anno frutterà 200 milioni di euro, e nel giro di cinque anni si arriverà a 600 milioni.
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, pronto a sdrammatizzare, aveva liquidato la questione con una battuta: “Io ho la macchina diesel, sarò costretto a pagare un centesimo in più al litro...”.
E mentre noi sorridiamo amaramente, le accise italiane sul gasolio sono già le più alte d’Europa: 62 centesimi al litro. La benzina? 73 centesimi. In pratica, fare il pieno in Italia è come pagare una cena stellata ogni volta che ci fermiamo dal benzinaio.
Ma non preoccupatevi, c’è una giustificazione nobile: la transizione ecologica e gli impegni del Pnrr. L’Italia deve ridurre i sussidi dannosi per l’ambiente. Tradotto: “Volete continuare a guidare quel Suv diesel? Pagate di più, e non lamentatevi”.
Come ha dichiarato Stefano Malorgio, segretario della Filt Cgil, l’aumento delle accise servirà per coprire i costi del rinnovo contrattuale: “Il contratto riguarda autoferrotranvieri, macchinisti e personale delle stazioni del trasporto locale. L’intesa vale 200 euro di aumento e una tantum di 500 euro”.
Insomma, mentre ci godiamo l’ennesimo rialzo alla pompa, ci possiamo consolare sapendo che almeno i macchinisti che poi ti lasciano a piedi vari venerdì al mese avranno un bel gruzzolo in più
L’incontro decisivo è fissato per il 15 gennaio. Fino ad allora, fate scorta di gasolio. E ricordate: ogni centesimo risparmiato potrebbe valere una cena fuori... o mezza tanica.