Le accise sui carburanti rappresentano un vero e proprio affare per lo Stato, dato che nonostante la propaganda elettorale portata avanti da Renzi, Salvini e Meloni, nessuno sia riuscito a intervenire concretamente per ridurle, a eccezione del taglio temporaneo varato dal governo Draghi. La motivazione è semplicissima, si tratta di una cifra di cui lo stato ha bisogno per mantenere il bilancio, ormai è necessaria, visto che si tratta di ben 24 miliardi di euro. Le accise su altre materie prime, come energia elettrica e gas, meno cruciali per il bilancio. Così Meloni ha deciso di non prorogare lo sconto di 30,5 centesimi che Draghi aveva varato per contrastare gli effetti provocati dal caro energia. Una scelta che ha generato non poche discussioni, e che ha motivato con la necessità di aiutare i cittadini che si trovano più in difficoltà: "Il taglio delle accise costa un miliardo al mese, dunque 10 miliardi l'anno. Invece di spalmare 10 miliardi, noi abbiamo deciso di concentrare le risorse in manovra su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale".
Tagliare di oltre 30 centesimi le accise su benzina e diesel avrebbe un costo superiore a 9 miliardi annui, e comunque rappresenterebbe solo una riduzione del peso delle accise. In effetti il peso delle tasse sul costo dei carburanti è elevatissimo, soprattutto per quanto riguarda la benzina che ha una tassazione più alta rispetto al gasolio. Quindi cosa paghiamo quando facciamo il pieno? Al momento il prezzo medio per la benzina pare essersi assestato a 1,81 euro al litro, con 72 centesimi di accisa, 32 di Iva e quindi un prezzo netto di 75 centesimi. Sul gasolio, con un prezzo medio di 1,86 euro al litro, l'accisa pesa 61 centesimi e l'Iva 31 e il prezzo netto è pari a 91 centesimi. Per il diesel, la materia prima vale 77 centesimi al litro, il margine lordo 16. Se non ci fossero le imposte (accise più Iva) la benzina verrebbe a costare circa 75 centesimi al litro, mentre il diesel poco più di 90. Lo Stato italiano non è l'unico a tassare i carburanti, anche se a livello europeo il nostro è uno dei paesi che fa peggio. Ridurre le accise non è impossibile, anche se molto difficile.