Chi vive nelle vicinanze dei confini può scegliere il distributore di benzina che si trova al di qua o al di là della frontiera, vedendo salire o scendere il prezzo del carburante, in base alle decisioni prese dallo Stato di riferimento. A Ventimiglia, per il momento, conviene ancora fare il pieno in Italia, invertendo così la tendenza di raggiungere la Francia. Infatti, sono i francesi a scegliere di venire in Italia. Lo ha confermato Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri Autonomi Intemeli di Ventimiglia, come riportato da Il sole 24 ore: “Da settembre a novembre 2022 quand’era in vigore lo sconto di 30 centesimi al litro del governo Macron sul carburante, la benzina ancora conveniva in Francia. Ora la differenza non è molta”. Non solo, in Francia uno sciopero delle raffinerie ha fatto si che tantissime stazioni di servizio rimanessero senza benzina, dando inizio alla corsa in Italia.
Gli italiani, al contrario, sono attratti da San Marino dove mediamente il prezzo per litro si aggira fra 1,45 e 1,50 euro. Per quanto riguarda il nord, il rialzo dei prezzi sta scoraggiando gli automobilisti svizzeri dal passare il confine. A Chiasso il costo della benzina è di 1,75 euro al litro. Il gasolio elvetico non conviene: è oltre 1,90 euro. Gli italiani hanno smesso di andare in Svizzera come è accaduto per decenni, e i ticinesi non fanno più rifornimento in Italia, come invece era accaduto durante il periodo di abbattimento delle accise. In Friuli Venezia Giulia gli sconti della Regione non sono più sufficienti a equiparare il costo alla pompa in Italia e in Slovenia. Infatti, molti residenti della zona triestina e goriziana vanno in Slovenia per fare il pieno, ma le file del passato non ci sono più.