Se il nome Milena Mastromarino (difficilmente) potrebbe non dirvi nulla, quello di Malena accenderà subito qualcosa dentro di voi. L’ex famosa interprete italiana del Cinema per adulti, con una carriera iniziata a 33 anni e interrotta dopo 8 anni e trentanove film, è stata ospite del programma televisivo Tango su Rai 2 e si è raccontata alla conduttrice Luisella Costamagna. Nell’intervista ha ripercorso la sua infanzia e la sua adolescenza, oltre alla politica e alla sua carriera nel mondo del cinema hard. Ma davvero a 17 anni voleva farsi suora? “Tra le varie ipotesi di vita futura ho anche sfiorato quella, perché frequentavo molto gli ambienti della chiesa. C’ho pensato, ma poi è arrivato il primo incontro con l’amore”. Così, dopo una giovinezza “all’insegna del rigore e della moralità”, come detto da Costamagna. Poi, nel 2013, è arrivata la politica e, a 33 anni, l’inizio della carriera nel mondo del cinema per adulti. Perchè ha avuto successo? “Inizialmente credo per un discorso dovuto all’età, poi una ragazza che a 33 anni fa una scelta del genre fa clamore e molti si chiedono cosa spinge una donna che ha fià un lavoro, avanti con l’età, a fare questa scelta. Poi è andato tutto in maniera troppo esplosiva, non mi rendevo forse conto neanch’io di tutto questo tam tam”.

E quando Luisella Costamagna le chiede un aggettivo per il “suo pigmalione” Rocco Siffredi, ecco la risposta: “difficile darlo in questo momento, perché sono delusa”. Ma se tornasse indietro, Malena rifarebbe la stessa scelta di vita? “Non so quanto lo rifarei sinceramente, perché mi rendo conto che la società è partita troppo col dito puntato. Ho avuto una serie di difficoltà nell’inserirmi, perché viene soltanto giudicata per il lavoro che hai fatto e che facevi”. E sulle violenze e lo sfruttamento nel mondo dell’hard, connesse al recente servizio de Le Iene con le accuse rivolte a Rocco Siffredi, Malena ha raccontato: “per quanto riguarda me, personalmente, io non mi sono mai sentita violentata, né sfruttata. Forse è stato usato un po’ di più il mio nome, ma che io fisicamente abbia subito questo: assolutamente no”.
