Attenziòn plis, il popolo della gaina prepari la propria tessera elettorale, se non l'ha distrutta usandola in altre maniere non consone. Filippo Champagne continua la sua discesa in politica, seguendo le orme del fratello Massimiliano, senatore in forza alla Lega. Più o meno, perché parlando di programma politico il giovane dei Romeo, questo il vero cognome, riesce a essere più estremo ancora del partito capitanato da Matteo Salvini. Dalla Gintoneria passando per l'ippodromo, l'amico di Davide Lacerenza scende in campo, esponendo il suo programma non con una calza in testa come aveva fatto Silvio Berlusconi, ma al microfono di Radio 24, a La Zanzara di Giuseppe Cruciani. Ecco i punti principali: droga, escort, cecchini, pena di morte, diritti dei carcerati e misure restrittive per i ciclisti. Dimenticatevi dei partiti, cestinate le ideologie: nasce il populismo della gaina.

La novità delle ultime settimane, introduce l'argomento Cruciani, è che Filippo Champagne vuole candidarsi seriamente come sindaco di Milano. “Mi sto già preparando”, conferma Romeo, “Sai a chi mi sto ispirando? A Rudolph Giuliani, l'ex primo cittadino di New York. È stato soprannominato il sindaco d'America dopo la strage dell'11 settembre. Ha fatto un campagna di repressione contro il crimine a tolleranza zero, ed è quello che farò io”. Palesemente, in maniera ancora più estrema di quella messa in atto da Giuliani: “Partirò dai cecchini sui tetti, che all'occorrenza sparano”. David Parenzo prova a metterlo in difficoltà: “Visto che vuoi fare il sindaco, quando è stata scritta la Costituzione?”. Filippo Champagne ride: “Ma chi si se ne batte il caz*o di quando è stata scritta. Io la cultura ce l'ho delle cose che piacciono a me”. Primi due punti andati: cecchini e ignoranza. Passiamo al terzo: “Aprirei i bordelli con delle prostitute. Tutta roba di livello, ovviamente, con esami controllati del sangue”. Un certificato di sana e robusta prostituzione, insomma. Quarto punto: le biciclette.

Cruciani sa dove andare a parare: le biciclette, chiede, le togliamo tutte? Filippo Champagne risponde: “Tutte, via, tolgo tutto. Bisogna andare come negli anni Settanta, Ottanta, Sessanta, che la gente andava in bici senza le piste ciclabili. Poi non venitemi a dire che sono diminuiti i morti”. Quinto punto: liberalizzazione degli stupefacenti. “Droghe, come le prostitute, al 100%, poi vorrei fare un'altra cosa interessante”, cioè il sesto punto, i diritti dei detenuti. “Vorrei fare un carcere nuovo, perché in tanti paesi stranieri i carcerati hanno il diritto di scopare, mentre in Italia è vietato”. Settimo punto: sconfessare Cesare Beccaria. “Io sono favorevole alla pena di morte. Soprattutto per gli stupratori”. Ottavo, e ultimo punto: i maranza. “Se un maranza lavora, ha il permesso e tutto, allora è benvenuto. Altrimenti va cacciato, io vorrei istituire delle forze speciali di polizia, che se prendono degli irregolari li portano col furgone fuori da Milano”. Dove, non si sa. In chiusura, diamo ragione a Cruciani: con questo programma si può arrivare al 15%.

