Uscire di prigione e farlo con stile, Baby Gang lascia il carcere di Busto Arsizio e ad aspettarlo fuori c’è una Lamborghini; mica male come uscita… Il caso di Zaccaria Mouhib, vero nome del rapper ventitreenne, negli scorsi mesi si è trasformato in un vero e proprio fenomeno nazionale, che non solo è riuscito a mettere d’accordo tutta la scena rap del Paese, questa riunita dallo slogan #FreeBabyGang, ma che ha anche portato a dubitare della differenza tra rieducazione e persecuzione. Il giovane, riporta Il Giornale, “è finito nel mirino degli inquirenti per alcune rapine che aveva portato al suo arresto nel gennaio del 2022. Dopo aver ottenuto l’assoluzione per uno dei fatti contestati, il trapper si è poi rivolto, tramite i suoi legali, al tribunale del Riesame di Milano, chiedendo la scarcerazione”. Infatti, continua il quotidiano italiano, Baby Gang “si trovava di nuovo dietro le sbarre dallo scorso aprile, quando gli erano stati revocati i domiciliari per una foto postata sui social, dove lo si vedeva con una pistola in mano”. Immagine che in realtà proveniva da un videoclip del cantante. Inoltre, su di lui “pesa ancora la condanna in primo grado a cinque anni e due mesi per la sparatoria avvenuta a Milano nel 2022”. Insomma, un passato tormentato, ma adesso Baby Gang può tornare a casa, in Lamborghini…
La notizia dell’uscita dal carcere varesino è stata lanciata per primo dal quotidiano Il Giorno, che ha riportato anche la motivazione che ha portato ai nuovi domiciliari per il rapper. Infatti, “secondo i giudici del tribunale della Libertà (collegio Galli-Buzzanca-Alonge), che hanno accolto la richiesta dell’avvocato Niccolò Vecchioni, i magistrati d’appello non avrebbero tenuto ‘conto’ del fatto che il rapper fosse ‘stato autorizzato dalla stessa Corte e dal Tribunale prima a derogare sia all’obbligo di permanenza al domicilio e al divieto di comunicare con soggetti terzi’”. Lo stesso Vecchioni, tra l’altro intervistato da Vera Gemma su MOW, aveva commentato così il ritorno in carcere del suo assistito: “La superficialità di questa motivazione lascia sbalorditi dal momento che l’account social del cantante è gestito dal suo manager e il materiale pubblicato è stato realizzato in sessioni di lavoro che erano state autorizzate dalla stessa Corte di appello. Un provvedimento sintomo di schizofrenia giudiziaria verso il quale faremo appello al Tribunale del Riesame” (fonte Il Giornale). Ed ecco che Baby Gang torna libero, o quasi; infatti lo aspettano nuovi domiciliari da scontare a Lecco. Comunque sia, ad aspettare il rapper fuori dal carcere di Busto Arsizio ecco una Lamborghini Huracán arancione, su cui il giovane non perde tempo di mettersi al volante e sfrecciare via, non senza prima rilasciare le sue prime parole da non detenuto: “Nella legge non funziona un cazzo”. Ma è vero?