“Il King di Milano”: questo il titolo che Davide Lacerenza si è guadagnato per le feste in Gintoneria. Nel suo locale venivano stuzzicati i vizi di persone potenti, uomini ricchi di Dubai. Persino politici e finanzieri. La “socia occulta” secondo la Procura era Stefania Nobile. Dei clienti, solo pochissimi ci hanno messo la faccia. Lacerenza, invece, ha sempre reso pubblico il suo stile di vita. Questo, naturalmente, ha delle conseguenze. E gli altri indagati? Massimo Giletti ha ricordato il ruolo della figlia di Wanna Marchi nella gestione della Gintoneria e del “factotum” Davide Ariganello. Quest’ultimo, come gli altri due, è ai domiciliari. Le accuse vanno dallo spaccio di droga allo sfruttamento della prostituzione. In studio insieme a Giletti c’è l’influencer Asia Gianese, una donna che conosceva bene Lacerenza e il suo locale. Gianese aveva avuto una relazione con Ariganello. L’influencer spiega che Davide all’inizio non era così eccessivo. Poi con il tempo le cose sono cambiate. Ed è così anche per la Gintoneria. Giletti manda in onda la ricostruzione di un’intercettazione in cui il factotum di Lacerenza propone a un suo cliente un incontro con una ragazza: “Tu vieni e mi paghi quello che devo pagare cash”. Il presunto servizio di “delivery” che per la Procura avrebbe permesso un giro di droga e prostituzione da decine di migliaia di euro. “A Milano conta l’apparenza, non chi sei veramente”, dice l’influencer, “poi è una città fatta per l’80% di tossici”. Questo influisce anche sulle richieste delle ragazze, che vengono convinte “con poco”, droga e lusso.

L’inviata di Rai 3 Ilenia Pietracalvina ha intervistato una escort che dice di essere stata in Gintoneria “a caccia di clienti”: “Tu andavi lì, ti mettevi al tavolo, ti mettevi d’accordo o andavi fuori, ci andavi in bagno, facevi il servizietto e venivi pagata”. Lacerenza da questo meccanismo avrebbe “venduto più bottiglie”, quelle offerte dagli uomini (e pagate con carta), mentre la droga “era offerta”. I contanti alle escort, racconta l’intervistata, li dava Davide. Aggiunge che il King di Milano ci andava a letto, “se le passava tutte”, perché chi accettava “veniva invitata più volte” alle feste. Prima della resa pubblica dell’inchiesta, però, sempre seguendo la versione della donna intervistata, qualcuno avrebbe avvertito Lacerenza in tempo: “Vai a capire, magari anche il suo amico, che ho capito che ha il padre politico”. Insomma, era sicuro che non gli sarebbe successo nulla? “Sì. La droga gli ha bruciato il cervello”.
