Mirella Gregori è scomparsa da quarantuno anni, ma chi è l’ultima persona ad averla vista viva? Si tratta di Giuseppe Calì, il cameriere che lavorava al bar di proprietà della famiglia di Sonia De Vito, la migliore amica di Mirella. Bar che si trovava proprio sotto casa dei Gregori. Calì domani verrà ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta che indaga sul caso della quindicenne scomparsa a Roma il 7 maggio del 1983. Eppure non si è mai parlato abbastanza di lui, se non nel libro di Fabio Rossi “Mirella Gregori, la ragazza inghiottita dalla terra”, pubblicato lo scorso anno per il quarantesimo anniversario della scomparsa. Nel suo libro Rossi, il più completo che sia mai stato scritto sul caso Gregori, ha riportato anche le dichiarazioni di Calì. Noi di MOW abbiamo intervistato Fabio Rossi, con cui abbiamo discusso proprio di questo: “Mirella gli dà una pacca sulla spalla salutandolo. Esce dal locale dirigendosi verso il monumento del bersagliere. Da quel momento è come se venisse inghiottita dalla terra”. Quel “ciao” è l’ultima cosa che ci resta di lei. Poi più niente, poi mai più. Ma dove è andata davvero Mirella dopo aver salutato la sua amica Sonia? Chi era quell’Alessandro con cui, secondo quanto detto da Mirella alla mamma, avrebbe dovuto incontrarsi?
Ma c’è una cosa molto importante, ovvero il monumento del bersagliere, e quindi non Villa Torlonia, luogo che in un primo momento era stato indicato da Sonia a Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, come posto in cui la ragazza si sarebbe recata per suonare la chitarra. Eppure, ricordiamolo, Mirella non suonava la chitarra, e a Villa Torlonia in questi quarantuno anni non è mai stata cercata. Ma cosa accadde dopo la sua scomparsa? “Mirella era l’amica del cuore di Sonia, e la famiglia De Vito si è trovata in una posizione molto difficile, dal momento che Sonia è stata sempre considerata come quella che qualcosa sa. Il padre di Sonia, un uomo molto autoritario, decise di creare una vera e propria schermatura a protezione della sua famiglia, vietando di parlare di questo argomento. Sonia di fatti non ebbe più contatti con nessuno. Calì mi ha raccontato che nel locale si lavorava male, che c’era un clima molto brutto. Sonia al tempo aveva sedici anni, e la sua decisione di non parlare con nessuno nasce da un’imposizione del padre”. Sonia ora non ha più sedici anni, e recentemente è stata ascoltata dalla Commissione ma, com’era prevedibile, ha scelto che la sua dichiarazione venisse secretata. Anche se non possiamo dimenticare l’intercettazione in cui la si sente pronunciare una frase pesante quanto importante a proposito della scomparsa dell’amica: “Lui ci conosceva, contrariamente a noi che non lo conoscevamo... quindi poteva fare quello che voleva. Come ha preso Mirella poteva prendere me”. Chi era questo lui? A distanza di quarantuno anni dalla scomparsa, assurdo ma vero, ancora non lo sappiamo…