Un lungo e grosso reportage è in edicola da stamattina per tutte le lettrici che soffrono di mal d'Africa. Il viaggio a più pagine è edito sull'allegato de Il Fatto Quotidiano, Fq Millenium, che pubblica testualmente: ”Donne italiane a caccia di giovani Black nel villaggio emiliano dei desideri”, ovvero un'altra testimonianza che l'Italia è diversa da come ce la raccontano. In pratica è un viaggio alla festa per sole donne e con 50 ragazzi di colore, in un noto club per soli adulti: il famoso “Certe notti”. All'interno dell'esotica esperienza si legge che tale “Marta di Ravenna” afferma entusiasta: “Io vado fuori di testa per i black. Prima poi uno me lo sposo e ci faccio un figlio meticcio, giuro!”. A quanto pare non è mai troppo tardona, per provare che il nero sta bene con tutto: nel dettagliato reportage edito dal magazine diretto da Peter Gomez, si leggono diversi pareri femminili di concittadine italiane e maschili di: afroitaliani, italiani di seconda generazione, africani residenti in Italia e quant'altro sia il colorato e inclusivo mondo che popola la Penisola. Dall'operaio metalmeccanico della Costa d'Avorio al giovane magrebino laureato in comunicazione, passando per il responsabile acquisti aziendale e per finire con l'imprenditore triestino (ma nato a Dakar) che racconta con orgoglio di avere “tre operai in regola e un collaboratore in partita iva”, questo è un viaggio all'interno dell'Italia contemporanea e oltre i pregiudizi che alimentano la cultura occidentale. “Non è colpa vostra, si tratta di ignoranza”, riferiscono infatti i “blacks” presenti al party esclusivo.
Fino alla spiegazione che forse determina il plusvalore dell'eslcusiva festa riservata agli adulti: “È la prima volta che vediamo donne single in un locale di scambisti”, racconta infatti con stupore Fq Millenium. Ma l'Italia non era una paese razzista, patriarcale e fascista? In realtà è fin dai tempi di Mura, pseudononimo da scrittrice di Maria Assunta Giulia Volpi Nannipieri, che nel 1934 pubblicava Sambadù amore neg*o, che le italiane sognano il lungo e grande amore esotico. Tale romanzo rosa, che era un allegato di Novella, l'attuale Novella2000, è ricco di eccelse illustrazioni di Marcello Dudovich e fu ampiamente contestato dal regime. Scandalizzava Benito Mussolini per via della copertina, che ritraeva “una donna bianca abbandonata fra le braccia di un neg*o”. Dopo novant'anni alle italiane basta andare al "Certe Notti" di Minerbio, in provincia di Sodoma e Bologna, per sentirsi come Bianca Censori insieme a Kayne West.