Il loro innegabile talento nella comunicazione social. Che fosse questione di personal branding, come nel caso degli ex Ferragnez, o di pubblicità d'impresa, vedi Estetista Cinica, fino a prima dello scoppio del pandoro-gate, si guardava ai più grossi influencer del nostro sciagurato Paese come a dei draghi di Instagram e dintorni, in possesso di quel je ne sais quoi che soltanto loro avevano afferato, la formula perfetta che trasformava like e cuoricioni in milioni sul conto in banca. La maggior parte dei follower, ma pure svariati intellettuali contemporanei vi hanno messo il carico, li stimava per il lavoro svolto. Altri, un sottogruppo di soggetti considerati perlopiù "rosiconi" non smetteva di domandarsi quale fosse poi, questo "lavoro". In cosa consistesse di preciso. "Eh ma tu non sai quanto impegno c'è dietro ogni post! Se fosse così facile, ci riuscirebbero tutti, no?". Un sillogismo stiracchiato, ma diffuso. Se raccogliere milioni di follower fosse semplice impresa, saremmo tutti Paperoni digitali. Invece, non lo siamo. Quindi, qualcosa ci sfugge. Essere nati (o già diventati) ricchi e dover riempire in qualche modo le giornate, comunque, aiuta assai a trovare il tempo di coltivar le masse di seguaci, a farle durare, a dar loro spazio. Come nel caso della regina di Cremona, cresciuta a brioche e abiti griffatissimi già in cabina armadio. Agli inizi, la sua comunicazione "outfit of the day" si basava, semplicemente, sull'abbinarli alla peggio possibile. In modo che se ne parlasse, per riderle dietro. Oggi, comunque, fin dal primo segnale di crisi causato dal pandoro-gate, Chiara Ferragni non ne azzecca una. Così come Fedez e, per ragioni diverse va precisato, l'Estetista Cinica post sventurata festa aziendale in quel della Pinacoteca di Brera. E allora la domanda si impone di nuovo: ma questi non sono diventati ricchi e famosi anche per essere draghi della comunicazione? Alla faccia di Mefisto, eh, dei campionissimi!
Si parte con il famigerato "errore di comunicazione" di Chiara Ferragni, sostanzialmente il suo modo di minimizzare le diverse accuse per truffa aggravata a causa di una e più operazioni di "beneficenza" fosche a dir poco. Oggi è la stessa che, riguardo alle uova di Pasqua, si gioca la carta della "donazione, dunque non sanzione" per mascherare malamente un lapalissiano patteggiamento. Un milione e duecentomila euro, tra l'altro dilazionato in piccole e comode (per lei) rate "devoluto" per far sì che non si continui a parlare della questione in sede processuale. Un innocente, povero o ricco che sia, non ricorre al patteggiamento se sa di aver ragione. La dolce Chiaretta, si vede, non era certissima di non aver toppato. E allora ha pagato. Ha pagato dicendo ai suoi follower di essere "felice" di farlo, come fosse atto del tutto spontaneo e di buon cuore da parte sua. Non ci ha creduto nessuno, sono due giorni che le arrivano ancor più pernacchie. Tanto che, prima o dopo, tornerà a chiudere i commenti ai post. La gente si sarà pur fatta infinocchiare per anni. Ma oggi, per fortuna, è un po' meno fessa.
Poi si è verificata la misteriosa sparizione dei bimbi Leone e Vittoria dalle storie Instagram, da TikTok, da qualunque social. Ogni tanto, i separatissimi Chiara e Fedez ne parlano ancora. Ma a oggi, i frugoletti sono, sui canali di mamma e papà, l'equivalente della moglie del Tenente Colombo. Intanto, mammina gioca a fare la sedicenne con reel imbarazzanti per l'età che tiene. Cerca di passare per donna in rinascita che conta sulle amiche e sogna un fidanzato pronto a dedicarle le canzoni d'amore che lei preferisce. Insomma, alle attuali accuse che tiene sulla collottola non pensa minimamente, mai. Troppo impegnata nel disperato tentativo di ricreare una sorta di empatia coi proprio seguaci. Intanto, ne ha persi un milione in meno di un anno. Ma siamo certi che pure questo non sia un problema per lei, va tutto a gonfie vele, la sua comunicazione ce lo impone forte e chiaro. Perché dubitarne?
Nel frattempo, Fedez è stato coinvolto in una "spedizione punitiva" contro Iovino cercando di uscirne con la strategia Shaggy di "It Wasn't Me", ovverosia "Io non c'ero". Salvo poi essere smentito dalle immagini, per quanto fosche causa notte, delle telecamere di sorveglianza. E quindi pure tale questione si è chiusa con un bell'accordo economico, un bonfico dalle casse del rapper a quelle del ragazzo "menato" in squadrone. Sempre belli i lieto fine! Federico Lucia sembra allo sbando, come forse sarebbe sempre stato senza la cupola delle Ferragni sulla collottola: si fa vedere in giro con presunte fidanzatine ventenni, amici tamarissimi mai mostrati prima sui suoi canali social, lancia 800 frecciate al dì contro l'insalata bionda salvo poi attaccare i giornalisti che le riprendono, lamentandosi della eccessiva attenzione mediatica verso di lui. Attenzione mediatica che, però, non gli dispiaceva affatto quando le principali testate nostrane lo dipingevano come membro dell'unica vera famiglia del Mulino Bianco italiana: bellissimi, tenerissimi, ricchissimi, "guardate che splendore, quanta maestà la nuova mansion dei Ferragnez!". Neanche un lamento.
Pure L'Estetista Cinica, 2 milioni di follower su Instagram, non si è dimostrata in grado di gestire le critiche dopo la sua festa aziendale chez Pinacoteca di Brera. Inizialmente, ha risposto accusando l'universo mondo, tra cui i propri follower, di "classismo" verso di lei con un post Instagram, nel feed, al vetriolo. "Ce l'avete con me perché non sono nata ricca", così possiamo riassumere la nenia. Vedendo quanto e come non stesse funzionando (ma va?!) ha poi trovato asilo a "L'Aria Che Tira", La7, dove si è mezzo cosparsa il capo di cenere di fronte a David Parenzo, Cecchi Paone e Sgarbi che le davano ragione e sostenevano non dovesse assolutamente scusarsi per la cafonata messa in atto. Pari e patta. Le va riconosciuto, comunque, l'essersi poi presa del tempo per riflettere su quanto accaduto invece di continuare a postare e farsi vedere all'impazzata, come una lontra con le zampine bagnate messa alla guida di un camion impazzito. Pure questo, in ogni caso, non è un esempio di buona comunicazione, di capacità di crisi management eccellenti. Ma manco mediocri, a dirla tutta. Fosse la prima volta, poi, che pure lei incappa in un "errore"...
Lo stesso vale per la modella Paola Turani che continua a ostentare la propria ricchezza in un periodo in cui, lo capirebbe pure un marziano appena sbarcato sul nostro sventurato pianeta, la gente è piena rasa di vedere lo sfarzo faraoinico in cui queste stelline dei social vivono da sempre. Non è possibile spendere alcuna parola gentile pure per Rock'N'Fiocc, la ragazza diventata nota perchè sapeva riordinare bene gli armadi e che oggi sembra aver fatto delle gaffes social la propria principale professione. Un giorno dichiara di vendere su Vinted i capi d'abbigliamento che le aziende le regalano, un altro cerca di parassitare un biglietto per Taylor Swift ai follower ("pagando, eh?") perché fare la coda online un anno prima come tutti i comuni mortali, probabilmente, le sapeva di povero. Da draghi della comunicazione a maghi del merd*ne nel tempo di un pandoro-gate, viene proprio da chiedersi: ma questi di "comunicazione" ci avranno mai davvero capito un'acca? Col senno di oggi, osiamo dubitarne.