Quando si parla di Ferrari e di elettrico nella stessa frase, qualcuno da qualche parte inizia a sudare freddo. Ma stavolta è ufficiale: nel 2025 vedremo la prima Ferrari 100% elettrica. E se pensavate che il Cavallino avrebbe resistito imperterrito all’assalto delle batterie, John Elkann e Benedetto Vigna vi invitano a ripensarci.
In una lettera agli azionisti, il presidente di Ferrari e il suo amministratore delegato hanno ribadito che l’era elettrica non è più un’ipotesi, ma una realtà: “Sarà una vera Ferrari” scrivono, quasi a prevenire i commenti di chi già storce il naso. Il che è un po’ come se un ristorante stellato vi servisse un hamburger vegano assicurandovi che avrà “tutto il sapore della vera carne”. Insomma, ci si dovrà fidare almeno finché non si prova.
La svolta epocale di Maranello ha un nome: e-building, il nuovo stabilimento inaugurato nel 2024, un tempio della tecnologia dove nascerà questa rivoluzionaria Ferrari a batteria. “Aumenta la nostra flessibilità produttiva” dicono da Maranello, lasciando intendere che il futuro del marchio sarà sempre più elettrico. Ma i V12 e i V8 possono dormire sonni tranquilli?
Ferrari assicura che questa nuova creatura non sostituirà le leggendarie unità termiche e ibride, ma si aggiungerà alla gamma. "Crediamo nell’offrire ai nostri clienti la massima flessibilità in termini di motore e questa vettura sportiva costituirà un’importante aggiunta ai nostri modelli con motore termico e ibrido", affermano Elkann e Vigna. Un bel modo per dire: tranquilli, non stiamo diventando la Tesla del modenese.
Ma qui sorge il vero interrogativo: può una Ferrari senza il suono rabbioso di un V12 aspirato essere davvero una Ferrari? La risposta, secondo i vertici di Maranello, è un deciso sì. "Possiamo promettere che sarà una vera Ferrari, capace di offrire tutta l’emozione di guida distintiva che caratterizza un’auto sportiva del Cavallino Rampante". Ma l'oste direbbe mai che il vino non è buono?
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La scommessa di Maranello
Ecco il punto: non è la prima volta che un marchio sportivo promette di rivoluzionare il concetto di elettrico senza snaturare il proprio dna. Alcuni ci sono riusciti (Porsche Taycan), altri meno (Jaguar I-Pace?). Ferrari, però, gioca in un altro campionato. La sua intera identità è legata alla passione, al suono, alla meccanica viva. Rendere un’auto elettrica “una vera Ferrari” significa affrontare una sfida che non è solo ingegneristica, ma quasi mistica.
John Elkann lo sa bene e lo ha ribadito anche a fine 2024: "La Ferrari elettrica sarà un nuovo entusiasmante capitolo della nostra storia", aveva dichiarato con il tipico ottimismo di chi deve convincere un pubblico che si farebbe iniettare benzina nelle vene piuttosto che accettare una Ferrari silenziosa.
Il 2025: tra Formula 1, barche a vela e rivoluzioni
Mentre i puristi dell’automobilismo si preparano a un attacco di panico collettivo, Ferrari si sta espandendo in più direzioni. Il 2025 non sarà solo l’anno della prima elettrica, ma anche della nuova era in Formula 1 con Charles Leclerc e Lewis Hamilton, una coppia che, se tutto va bene, potrebbe riportare il titolo a Maranello dopo troppi anni di astinenza. E poi c’è la nuova sfida nel mondo della vela, che dimostra come il Cavallino Rampante non abbia alcuna intenzione di rimanere confinato all’asfalto.
Nel secondo semestre del 2025, Ferrari presenterà il nuovo piano strategico al Capital Markets Day, e lì potremmo scoprire fino a che punto il marchio intende spingere sulla transizione elettrica.
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Ma sarà davvero una Ferrari?
Ecco la vera domanda. Senza il ruggito di un motore termico e senza la liturgia del rombo che cresce fino alla zona rossa, una Ferrari elettrica dovrà trovare un altro modo per emozionare. Sarà il design? La dinamica di guida? Un sound artificiale ricreato in laboratorio?
Chiunque abbia guidato una Ferrari sa che il marchio non è solo prestazioni e velocità. È l’esperienza che conta. Se Maranello riuscirà a replicarla, allora forse potremmo trovarci davanti a qualcosa di straordinario. Altrimenti, avremo solo un’altra hypercar elettrica con un logo importante sul cofano.
Il verdetto arriverà nell’ottobre 2025. Fino ad allora, chi ama i motori avrà un’unica certezza: il futuro è sempre più silenzioso. E non tutti ne saranno felici.
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