La baracconata è finita, andiamo in pace. Andiamo in pace soprattutto perché non ha vinto Israele, classificatosi comunque secondo (troppo in alto per la canzone proposta, non prendiamoci in giro). Comunque, l'abbiamo scampata brutta: se avesse trionfato, oggi staremmo tutti qui a litigar di guerra, morti e atrocità varie da entrambe le parti, totalmente immemori della leggerezza di questa kermesse, delle cafonate, delle canzoni (almeno di quelle poche che fosse possibile definire tali). Sospiro di sollievo. E free Gaza. Topo Gigio, primo spokenmouse della storia della manifestazione, è un infame: portavoce della giuria nostrana nega i 12 punti a San Marino, ossia a Gabry Ponte. Patriottici solo quando c'è da essere sovranisti, ci riconfermiamo un Paese orribile dando il voto più alto alle tre sgallettate del Regno Unito, le Polly Pocket delle Spice Girls al sapor di Lollipop, perché sappiamo bene che non costituiranno alcuna minaccia in classifica. Così l'Italia è stata l'unica a esprimere una preferenza per codardia e non per effettivo merito dell'artista. Il Grande Fratello e le sue 'strategie' hanno devastato questo Paese. Ponte, snobbato pure dal televoto che gli elemosina 18 miseri punti - di cui cinque miei - si ritrova ultimo, dietro a tutte le cafonate horror in gara. Sono arrabbiatissima e, davvero, non parlerei d'altro. Per fortuna, Ed Sheeran tiene cuore italiano e via storie Instagram endorsa sia 'Tutta l'Italia' che 'Volevo essere un duro'. Ma poi rivela che vorrebbe la vittoria della Francia e l'incanto poco poco svanisce. In ogni caso, saremmo sul suo podio ideale, mica hai detto c*zzi. La conduttrice aggiunta Michelle Hunziker canta (male) 'Nel Blu Dipinto di Blu' e Rai la boicotta andando in pubblicità finché non termina l'esibizione. Sarà stato un dispetto al Gabibbo che l'ha tenuta in ostaggio tutta la settimana impedendole di presentare le due Semifinali, come doveva essere oramai da mesi? Sì, mi piace pensarlo. Ma ora diamo i numeri a questa sciagurata finale di Eurovision 2025!
Vince l'Austria con JJ che ha trovato il modo di accordare la sirena di un'ambulanza: voto 3
JJ è un bravo ragazzo, austro-filippino, 29 anni. Si ritrova a vincere l'Eurovision e tutto il mondo tira un sospiro di sollievo perché batte Israele, stoppata a un secondo posto comunque immeritato. Fosse andata diversamente, oggi saremmo qui a dover discutere di guerra facendo la conta delle morti da una parte e dell'altra, con buona pace della 'musica che unisce' - slogan dell'edizione. Invece, grazie al cielo, possiamo perculare: 'Wasted Love' di JJ è una canzone che nessuno ascolterebbe propria sponte, un brano nato per sfoggiare quanto in alto possa arrivare la voce del suo interprete, mezzo soprano. In pratica, Katia Ricciarelli incontra Il Volo e viene fuotri questa roba qua: Ustica(zzi). Complimenti all'Austria per la vittoria, ma soprattutto a JJ per aver trovato il modo di accordare la sirena di un'ambulanza. Tre minuti così restano comunque irricevibili, li vorrei sentire, in avvicinamento, solo nel momento in cui mi rompo un piede in casa o qualcosa del genere. Ni-no, Niiiiiiiii-no, Niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-no. Insomma, no.
L'infamata a Gabry Ponte con Topo Gigio amico delle guardie: voto 0
Gabry Ponte ultimo. In mezzo a quella carovana di freak, Gabry Ponte ultimo. Ci dobbiamo veramente vergognare. Siamo patriottici solo quando c'è da essere sovranisti, ovverosia nella peggior degerazione del termine. Allora, per l'imperatore della dance non butta bene già col voto delle giurie internazionali: nessuno se lo fila. Perfino quel ratto di Topo Gigio, amico delle guardie, che rappresenta il nostro Paese, gli nega i 12 punti (mentre San Marino, forse per la prima volta nella storia, a Lucio Corsi li ha dati). 'Tutta l'Italia' viene snobbata anche dal televoto raccattando solo 18 miseri puntarelli - tra cui, i miei, fa peggio solo la Svizzera che ne riceve zero (e, in quel momento, era terza classificata. Spiace per la cantante, ma abbiamo riso tutti, porella). La delusione dipinta sul viso di Ponte, che evidentemente ha un ritratto in soffitta atto a invecchiare al posto suo, una delle immagini più tristi e ingiuste di questo Eurovision. Va bene che quello per cui tifo io non vince mai. Ma manco a fa' così però. Scusaci Gabry, non ti meritiamo. Per quel che vale, ti ho votato cinque volte, il massimo possibile. Magari fra gli altri tredici di noi c'è pure Ed Sheeran che, durante la gara, ti ha dedicato una storia Instagram di tifo sfegatato. Ancora troppo poco, siamo un Paese di snob e sommelier. Che però se ne va ai matti per 'Espresso Macchiato' di Tommy Cash - un'allucinazione collettiva che riesce addirittura a classificarsi terza proprio grazie alle preferenze popolari, non certo delle giurie. Devono rimontarci i timpani da capo, c'è proprio un errore di progettazione. Ancora scusa, Gabry. E vaffancul0, Topo Gigio, orribile sorcio, io ti depreco, amico delle guardie. Topolino non ci avrebbe mai traditi così.
Lucio Corsi quinto in Europa grazie alla minch*a tanta che tiene: voto 10
"Andremo a fare una figura di m*rda", "Non è una canzone da Eurovision", "Finiremo a fondo classifica", "Ma non ha nemmeno la scenografia!", "Era meglio portare Balorda Nostalgia". Questo tutto il sostegno su cui Lucio Corsi ha potuto contare in patria: non ci credeva nessuno. O meglio, la maggior parte degli intendori di 'sta ceppa, di quellichebentwittano, ritenevano inevitabile che il nostro ci avrebbe fatto vergognare su quel palco. E invece, pigliateve 'sti spicci, Lucio Corsi, L'INADATTO CONCLAMATO, è quinto in Europa. Benedetto dalle giurie internazionali che di solito piuttosto di votarci si strapperebbero entrambe le braccia a morsi, al televoto prende abbastanza punti per classificarsi tra i primi cinque. Si porta a casa pure i complimenti di Ed Sheeran che iersera non teneva proprio nulla da fare e che, sempre via storia Instagram, lo ha definito "Brilliant". La forza, che poteva essere pure la debolezza, di Corsi, è stata di portare una performance completamente diversa da tutte le altre, zero baraccona, puntando tutto sulla bellezza del testo della canzone (non a caso, sottotilato), in un contesto in cui al pubblico, è vero, in genere, interessa soltanto muovere il c*lo ed esclamare 'WTF?!' ogni cinque secondi netti, mica prestare attenzione. Eppure, Lucio ha fatto il miracolo: li ha mesmerizzati con l'incanto rivoluzionario dell'ascolto. Coraggiosissimo sin dal principio, Corsi è anche l'unico artista in gara ad aver preteso di suonare dal vivo (cosa vietata dal regolamento, pena squalifica) riuscendo a spuntarla con un'armonica a fiato. Lucio Corsi voleva essere un duro, ma è, nei fatti, il più tosto di tutti, lasciate stare. E scriverei le stesse cose pure se fosse arrivato ultimissimo. Non ho mai avuto mezzo dubbio su di lui, non è altro che Lucio: un fuoriclasse che ha insegnato all'Europa come si fa, davvero, questa storia della musica. Senza parlare in inglese, neanche nelle interviste, senza occhieggiare ai social, soltanto con la magnificenza della m*nchia tanta che tiene, artisticamente. Questo clamoroso quinto posto vale come 'cintura nera di sputo' internazionale. Specie sul grugno dei troppi che, in patria, non gli avrebbero dato due lire o che avrebbero preferito vederlo saltare con le chiappe su un pallone da yoga, mettersi a cavalcioni di un microfono gigante issato a 10 metri da terra, fare il giullare pazzo in scena, il fenomeno da baraccone, elemosinando così in un buon piazzamento finale. Siete fuori di testa, ma (per fortuna) diversi da lui. Lucio ha vinto proprio perché diverso da tutti gli altri scalmanati trashoni. In una parola: unico. Ce l'abbiamo solo noi, orgoglio nazionale.
Rai 1 boicotta Michelle Hunziker (e si vendica del Gabibbo?): voto 7
Michelle Hunziker è riuscita finalmente a sgabbiarsi dal Gabibbo, chiamiamolo così, che, nonostante l'impegno per la conduzione dell'Eurovision fosse già preso da mesi, all'ultimo le ha impedito di andare a Basilea per presentare le due Semifinali, tenendola legata mani, piedi e risolini al bancone di 'Striscia la Notizia'. Una prepotenza pupazzoide che dev'essere piaciuta moltissimo alla Rai (e non solo). Infatti, ma sarà sicuramente un caso, quando la nostra si produce in un numero musicale cantando 'Nel Blu Dipinto di Blu', il primo canale stacca e va in pubblicità. Su X possiamo comunque ammirare l'esibizione, sempre un filino nasale, di Hunziker. Topo Gigio, per quanto amico delle guardie, è più intonato. In ogni caso, Michelle poliglotta al timone se la cava piuttosto bene (quando NON canta). Le tocca parare i colpi delle altre due conduttrici svizzere dotate di un umorismo così sopraffino da far rimpiangere Capitan Ventosa e compagnia strisciante. Il picco di potenza lo regala la mora Sandra Studer quando chiede alla nostra: "Sai qual è la differenza tra la Svizzera e tutti gli altri Paesi che partecipano all'Eurovision? ... Che noi abbiamo i soldi!". Michelle resta freezzata, tipo come succede al 'Grande Fratello' quando il reality vuole fare una qualche sorpresa di m*rda al concorrente di turno. Porella. Unico scivolone davvero brutto, tra quelli che la Rai non ha 'oscurato' per dispetto, la chiacchierata con Lucio Corsi a televoto chiuso. Fila tutto liscio, ma subito dopo, 'Losanna' va a cianciare con i cantanti tedeschi e, quando si congeda da loro, fa: "Dai non fatemi parlare che devo essere neutrale!". Quindi schifa il nostro Lucio? Beh, sicuro gli preferisce i crucchi. E se lo lascia scappare, mezzo scusandosi, quando l'intero mondo aveva già votato, quindi un'uscita proprio scema, oltre che sfacciatamente di parte. Ma signora Michelle, signoooora Micheeeelleeeeeee! Non si fa.
L'eccezionale manzo armeno (qualcuno è riuscito a far caso alla canzone?): voto 8
Ci hanno sempre raccontato che il manzo più pregiato al mondo fosse quello di Kobe, Giappone, allevato con massaggi alla birra e altre chiccherie gourmet. Ci hanno sempre mentito: il manzo migliore del mondo proviene certamente dall'Armenia e si chiama Parg (credo). A petto nudo, pantaloni di pelle strappati, tutto impiastricciato di olio motore (?) corre, salta, pare voglia menare qualcuno, ma soprattutto far guizzare i propri muscoli traslucidi tra le fiamme divampanti della scenografia. Della canzone non s'è accorta un'anima, ma per la prima e unica volta nella mia vita sarò breve: GRAZIE, ARMENIA. Assoluta vincitrice ormonale di questa sciagurata edizione.
