Un Fedez così carico non si vedeva da un pezzo. Ci voleva Marco Travaglio al Basement per risvegliare la verve polemica del rapper, dopo tutto il periodo di sputtanamento e di down arrivato con le puntate di Falsissimo e le rivelazioni di Fabrizio Corona su di lui e sulla sua ex moglie. E c'è di più: questa volta Fedez, almeno momentaneamente, riesce a mandare a casa il direttore del Fatto. Il round è suo. Lui e Mr Marra, dalla pagina del loro nuovo podcast, Pulp, accusano Travaglio di mistificazione. La causa dello scontro è sempre la stessa, tra i due: la cosiddetta imboscata di Fedez a Travaglio, durante la puntata di Muschio Selvaggio. Si parlava del ragazzo che si era filmato mentre uno squalo gli mangiava mezza gamba, e Fedez aveva provato a mettere in difficoltà Travaglio per come la notizia era stata trattata da una firma del Fatto Quotidiano. Il direttore si era indispettito perché Fedez aveva tentato il colpo, criticandolo per via indiretta. Di per sé, un atto lodevole nel panorama dei podcast italiani dove le domande sono un pendolo che oscilla tra Bruno Vespa e Fabio Fazio. Certo, ce ne voleva per mettere davvero in crisi uno come Travaglio, ma la missione era compiuta, tanto che il direttore del Fatto dopo un po' era passato al veleno, palesemente scocciato, per tentare di chiudere la questione, con la famosa battuta: “Sei fissato con Lucarelli perché ha trasformato tua moglie in Wanna Marchi”. Dopo tanti anni a studiare Berlusconi, qualcosa lo si impara. Ma concediamoci un po' di saggezza popolare: quando ci si innervosisce così, lo si fa perché la ragione non è dalla propria.

Così Fedez: “Marco Travaglio, ospite al podcast di Gazzoli, cita un episodio riguardante una puntata di Muschio Selvaggio che girammo un anno fa, in cui ci permettemmo di contestare un certo tipo di metodo giornalistico e ci permettemmo l'ardire di chiedere al capo di una determinata testata giornalistica, ovvero il Fatto Quotidiano, che accoglieva all'interno del proprio vivaio la giornalista Selvaggia Lucarelli, se un determinato tipo di articoli, nella fattispecie quello riguardante un ragazzo che aveva avuto la gamba mangiata da uno squalo, se quell'articolo scritto in quella maniera in cui si evidenziavano le caratteristiche del ragazzo, totalmente ininfluenti rispetto all'articolo in sé come il fatto che fosse antipatico, rappresentasse uno stile di scrittura che verteva più al bullismo che al giornalismo in sé. Chiedemmo a Marco Travaglio se appoggiasse questo tipo di stile giornalistico, prendendo il caso specifico ma parlando più in generale.” Fin qui la ricostruzione dei fatti. Ora le accuse, e ce n'è anche per Gianluca Gazzoli.

“Quello che racconta Marco Travaglio in questo episodio è una totale mistificazione della realtà, intervistato tra l'altro da un Gazzoli, totalmente disinformato su argomenti e asserzioni ben più gravi che Travaglio fa su altri argomenti, che si limita ad annuire a lisciare il pelo al proprio ospite, il quale in questi anni si è abituato a essere venerato come una divinità del giornalismo e non più ad essere contestato e a dibattere civilmente con le persone. No, Marco, purtroppo il podcast non è stato un'imboscata. Noi abbiamo affrontato l'argomento in uno stato ben avanzato all'interno della puntata, come potrete vedere dal minutaggio, e il tuo essere indispettito di fronte a questa domanda, portando avanti un'argomentazione per me ridicola, mi porta a pensare personalmente che esiste un Travaglio prima di Muschio Selvaggio e un Travaglio dopo Muschio Selvaggio. Sentirsi dire: non mi piace parlare di persone che non sono presenti, da un giornalista che ha scritto un libro su Berlusconi postumo, per me vuol dire cadere ampiamente nel ridicolo. Marco, ti invitiamo al nostro podcast: se volessi venire a dibattere con persone che si informano sulle cose che dici, e che ti contestano in maniera civile, le porte sono aperte. Se vuoi continuare a farti lisciare il pelo e farti leccare il culo all'interno di podcast in cui basta avere il nome altisonante, va bene uguale, ci siamo portati a casa la puntata”.

Marra: “Sospendiamo il principio di autorità, perlomeno momentaneamente. Marco Travaglio è il miglior giornalista d'Italia e io sono il peggiore essere sulla faccia della terra, ma leviamo dall'equazione il chi caz*o è l'amichetto de Fedez, un tossico. Io, che mi sono fatto due canne in vita mia e mi ha fatto pure schifo. In questo meraviglioso podcast, Marco Travaglio ha affermato diverse cose false. Cercherò di occuparmi della questione forse meno interessante, volendo ce ne sarebbero di migliori dal punto di vista geopolitico. Volevo semplicemente dimostrarvi di come sia facile mentire. Non prendo in considerazione Gazzoli, che sappiamo non essere un intervistatore che fa domande. Non pretendo nulla da lui e cerco di farlo io, il contraddittorio. Ottantesima domanda: potete consultare voi stessi il filmato. Siamo a 40 minuti e 57, arriva la prima domanda di Federico che ovviamente cita Selvaggia Lucarelli, ma parlando del metodo in generale. Travaglio afferma che gli sono state fatte 80 domande, tutta la puntata a parlare di Selvaggia Lucarelli e quindi lui, poverino, si è sentito di dover rispondere con quella battuta. Una risposta che io trovai anche agghiacciante, sia nel tono che nel messaggio. Non sono due cose separate. Il grande giornalista che pretende forza dalle penne altrui, impallidisce per una domanda sul metodo di Selvaggia Lucarelli, detta col sorriso. Mi pare che Michele Santoro non si sia lamentato, venendo a Pulp Podcast, della domanda su Lilin. Mi pare che abbia risposto serenamente, mi pare che Vannacci non si sia lamentato delle mie contro-argomentazioni o delle mie domande sul suo presunto strizzare l'occhio ai fascisti. La vogliamo far finita con questo principio di autorità e con questa lesa maestà?” E la parola finale torna a Fedez: “Piccola postilla, è da anni che continui a dire che gira voce, si dice, si narra che il mio matrimonio sia andato in malora per colpa tua. Già a suo tempo ti ho mandato un messaggio quando in televisione hai detto questa cosa, dandoti un'importanza che è ben oltre le tue capacità. Tu non hai avuto alcun tipo di influenza all'interno della mia relazione matrimoniale, e il fatto che tu l'abbia ribadito a distanza di un anno mostra la tua totale malafede in questo caso specifico. Basta. Ciao Marco.”
