Sul lato sud-est dell’Hotel dei Cavalieri in piazza Missori a Milano c’è un bassorilievo in cui sono rappresentati allegoricamente il lavoro, la favola, il riposo e l’idea. Fa effetto pensare che prima del ’49 c’erano solo macerie prodotte dalle bombe degli americani e che settantacinque anni dopo, nello stesso hotel progettato da Emilio Lancia insieme con Giò Ponti, il 14 ottobre 2025, si sarebbe tenuto un convegno con tanto di avvocati, commercialisti, cavalieri del lavoro ed esperti di comunicazione, a proposito di un mestiere tanto antico quanto stigmatizzato, la prostituzione. Un convegno organizzato e promosso dal più grande sito online di annunci e recensioni di accompagnatrici, il leggendario Escort Advisor. Anzi, a pensarci bene nel 1949 la prostituzione era ancora legale e addirittura i postriboli erano monopolio dello stato, quindi i due architetti, Lancia e Ponti, probabilmente non ci avrebbero visto nulla di strano. All’epoca, ad ogni modo, sarebbe bastato fare due passi a partire verso La Scala per giungere in Brera, magari in via dei Fiori Chiari per bussare al portone di una casa chiusa. Tutto cambiò appena nove anni dopo con la famosa, e tanto criticata Legge Merlin.

Nei sessantasette anni trascorsi dall’entrata in vigore della legge che portò alla chiusura dei bordelli e al divieto dello sfruttamento della prostituzione vi sono stati numerosi interventi legislativi in modifica alla disciplina. La prostituzione è stata depenalizzata, ma la professione ad oggi rimane deregolamentata e il paternalismo di stato che ancora persiste nel nostro corpus legislativo non accetta il profitto che deriva da questo mestiere, che per antiche tradizioni di popoli lontani è anche considerato un mestiere sacrale, perché la prostituta in fin dei conti fa del bene a chi soffre. Per soldi, ovviamente. E quei soldi sono valore aggiunto e vanno conteggiati nel Pil, altrimenti, per dirla in soldoni il mercimonio continua, ma senza pagarci le tasse su. Proprio per questa ragione la commissione interministeriale dell’Istat è giunta all’elaborazione della Classificazione Ateco 2025, che include il codice 96.99.92, dedicato ai “servizi di incontro ed eventi simili”, ovvero quelli offerti dalle cosiddette (e cosiddetti) “sex worker”. L’evento organizzato da Escort Advisor all’Hotel dei Cavalieri ha preso il suo nome proprio da questo codice e la leggendaria piattaforma di annunci per escort ha scelto per moderare l’evento niente di meno che la giornalista, conduttrice e attrice Hoara Borselli. Secondo l’azienda “Hoara è un simbolo di quella femminilità che crede fermamente nella libertà in tutti sensi, inclusa quella sessuale ed è un punto di riferimento per buona parte delle donne italiane” e per questa ragione è stata scelta per moderare gli interventi dei vari esperti e dei vari ospiti. A partire da una delle prime iscritte ad Escort Advisor nella storia, Donatella Zaccagnini Romito, romana, di famiglia aristocratica, laureata in ingegneria gestionale con un dottorato in ingegneria elettrica presso la Sapienza di Roma ed escort di lusso a Roma, autrice del libro “Segreti di una escort di classe 96.99.92 una battaglia per la libertà”, edito da Armando De Nigris Editore, e al medesimo tempo imprenditrice di successo nel campo della gestione di patrimoni immobiliari.

Donatella, dialogando con Hoara, ha raccontato un po’ la sua storia e alcuni avvenimenti per spiegare al nutrito pubblico di professioniste e colleghe le sue scelte sulla tutela della propria sicurezza e della propria salute, spiegando quanto sia importante l’educazione sessuale nelle scuole per contenere la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili e di come una escort che dice di no ad un cliente, va rispettata come donna prima che come professionista. Donatella ha raccontato, a proposito, un avvenimento al tempo stesso drammatico e divertente, quello di un bagnino di un hotel che dopo averla chiamata pretendeva di consumare prima, e pagare dopo. Al diniego da parte di Donatella questo bagnino ha insistito a tal punto da costringerla a chiamare la polizia. Il bagnino, alla fine si è messo a piangere davanti a tutti. Poraccio, ma figuracce a parte, all’introduzione di Donatella sono seguiti gli interventi di Ilia Comi, avvocato penalista che ha affrontato gli aspetti legali della professione sottolineando quanto sia importante per una prostituta tutelarsi e denunciare, affidarsi alle forze dell’ordine in un contesto legislativo decisamente arretrato con il progresso sociale e culturale avvenuto in quasi settant’anni di storia. Per Ilia Comi, dunque, la legge Merlin andrebbe abolita data la morale paternalista su cui si fonda. Cesare Beolchi, dottore commercialista, ha tracciato gli aspetti fiscali più rilevanti della professione secondo il nuovo codice Ateco 96.99.92 evidenziando quanto sia stato importante sia a livello simbolico che legale l’introduzione di questo nuovo codice, dato che, come poi approfondito da Emanuele De Mitri (avvocato esperto in materia di immigrazione) questo nuovo codice è certamente un passo in avanti verso quelle cittadine, e cittadini extraeuropei che devono dare motivazioni di lavoro per ottenere il permesso di soggiorno, pur essendo una mera soluzione di classificazione contabile e non una riforma legislativa. Giovanni Del Bene, psicologo e psicoterapeuta ha affrontato il grande tema della libertà, quella che si cela nascosta nel profondo dell’anima di chi esercita la professione di escort e che è così difficile da tirare fuori alla luce del sole senza vergogna, a causa dello stigma sociale, ma più che altro delle norme che celano una morale che ancora non è stata ancora del tutto eradicata dalla democrazia. Il corpo, da tempio invalicabile, si è trasformato in una potenziale azienda. E ogni azienda che si rispetti paga le tasse e si attiene alle leggi.

Nel nostro Paese tale mestiere è stato fin troppo stigmatizzato a partire dalla legge Merlin, che però non ha impedito – come scrive lo storico dei media Peppino Ortoleva – che, in seguito alla chiusura dei bordelli, circolassero i giornalini porno e aprisse la prima sede italiana di Playboy. Una legge moralista, per colpa della quale la Chiesa per prima ne risentì negativamente, perdendo il proprio obiettivo polemico primario – le prostitute – e acuendo così l’instabilità dei matrimoni e della famiglia tradizionale, che proprio in quegli anni iniziava a confrontarsi con l’istituto del divorzio, fino ad allora inesistente. In seguito alcuni interventi di alcuni ospiti, tra cui Diana Alessandra De Marchi, presidente della commissione pari opportunità e diritti civili dell’Area Metropolitana di Milano, spesso in contrasto con le opinioni politiche di Hoara Borselli, ma in questo caso, in piena sintonia sull’argomento affrontato. Ha poi parlato il cavaliere del lavoro Antonio Sorrento, presidente nazionale del sindacato a tutela delle partite iva nazionali, il quale ha depositato una petizione in senato per risolvere i problemi derivanti dalla nuova definizione contenuta nel codice ateco 96.99.92. Attualmente la petizione è sotto l’esame della sesta commissione nell’alta camera e sul tema ha avuto anche un confronto con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Ha poi dato qualche dettaglio in più Aldo Gaviglio di Alleanza Assicurazioni e il dott. Vittorio Agnoletto ha descritto la genesi del Manifesto europeo dei “sex worker”, dato che il codice Ateco 96.99.92 è stato introdotto come ricezione della normativa europea in materia. L’evento si è poi chiuso con un ricco rinfresco a base di prosecco, tartine con crema di formaggio tartufato, supplì di gamberi in salsa agropiccante, mini hamburgers e altre sfiziosità preparate dalle cucine dell’hotel. L’evento ha avuto una grande risonanza anche online e il tema, che era già stato trattato da Giuseppe Cruciani alla Zanzara, seppur a piccoli passi, inizia a entrare nel dibattito pubblico in forma più strutturata. Sicuramente il convegno promosso da Escort Advisor e dalla sua agenzia di comunicazione sempre molto attenta alla definizione di strategie di marketing è destinato ad entrare nella storia di una battaglia politica sempre più allineata con lo spirito del tempo in cui viviamo.
