image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Gino Cecchettin da Fazio non ha sbagliato niente: “Cara Giulia…” È il capitalismo, bellezza

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

4 marzo 2024

Gino Cecchettin da Fazio non ha sbagliato niente: “Cara Giulia…” È il capitalismo, bellezza
Gino Cecchettin torna da Fazio a “Che tempo che fa” per il suo libro, “Cara Giulia”. Ma sta monetizzando su una tragedia? C’è chi lo accusa di cavalcare il proprio dolore. Ma dov’è il problema? Ecco perché il padre di Giulia Cecchettin non ha sbagliato nulla e noi siamo vittime di un complotto

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Gino Cecchettin è tornato da Fabio Fazio, Gino Cecchettin ha scritto un libro, Gino Cecchettin promuoverà il suo libro, probabilmente ci guadagnerà, Gino Cecchettin è stato lisciato da Fabio Fazio. Gino Cecchettin non ha sbagliato niente. Togliamo di mezzo le cause di forza maggiore. La lisciatura di pelo da parte del conduttore è – oltre che dovuta in questo caso – tipica del programma; c’è stata con gente peggiore di lui, non vedo perché non debba esserci per una persona che ha perso quasi tutto, approssimativamente il sessantasette per cento della sua intera vita: prima una madre e poi una figlia. Cosa resta degli elementi considerati biasimevoli di questa storia? Tutto ciò che biasimevole non è, che non è orrido, che non è pericoloso, che non è dannoso per la società. Non c’è nulla di incivile, di sbagliato, di scorretto. Gino Cecchettin ha un dolore reale, una coscienza politica più o meno indotta dalla figlia, scoperta per la prima volta, e un mezzo pacifico per elaborarlo, decostruirlo, condividerlo, comunicarlo e persino metabolizzarlo (magari facendoci qualche soldo). Tutto quello che c’è è una buona, volontaria, non violenta, libera scelta economica. Qualcuno direbbe, a ragione, di “azione umana” (vedi Mises, Rothbard, Hoppe, Block). Vuole esprimere idee politiche, alcune delle quali irrimediabilmente lontane dalle vostre? Lo fa senza imporle a nessuno, senza usare l’aggressione. La sua mano, cioè, finisce ben prima del tuo mento. Ha scelto il libero mercato, più o meno consapevolmente (saranno una famiglia socialista, di destra o di sinistra poco importa).

L'intervista di Fazio a Gino Checchettin
L'intervista di Fazio a Gino Checchettin

Poi nell’intervista il gioco è sempre una gara di illogicità, una guerra alla logica. Con Fazio che tenta di giustificare le parole della figlia di Gino, Elena, Turetta non è un mostro ma il modello di uomo. Gino annulla completamente qualsiasi argomento: lo definisce “normalità”. È il solito discorso del patriarcato e dei suoi figli sani. Cecchettin padre, per fortuna, ha ancora qualche residuo di paternalismo familiare (l’unico buono), per cui ricade in una massima che molte femministe non approverebbero: parlate con i genitori, i genitori non siano amici. Comunque niente di nuovo rispetto all’intervista di dicembre. La novità è Cara Giulia, in libreria dal 5 marzo. La novità, cioè, è l’atto perfettamente civile di fare ciò che si vuole del proprio dolore e delle proprie battaglie, scegliendo tra ciò che il mercato ha da offrire, senza estraniarsi dalla vita civile. Senza, pare – almeno per ora? – candidarsi in politica per esempio. Ci sono almeno dieci cose peggiori di questa che avrebbe potuto fare. Probabilmente la figlia, insieme a qualche militante fuori dalle università, le farà. Lui sta creando intorno a una perdita qualcosa di positivo, di costruttivo, pur non potendo restituire mai ciò che ha perso. Sta generando valore. Purtroppo, vittime come siamo di una distorsione intellettuale profondissima, alimentata nelle scuole e inculcata fin da giovani, non riusciamo a leggere in modo razionale e morale tutto ciò che ha a che fare con scelte economiche libere e volontarie. Per noi sono questioni senza anima, astratte, da robot, numeri nelle sale dove degli assatanati guardano tutto il giorno l’andamento della borsa, tirando di coca eccettera eccetera (sì, sto pensando a The wolf of Wall Street).

Gino Cecchettin con i figli al funerale di Giulia
Gino Cecchettin con i figli al funerale di Giulia

Ma le cose non stanno così. Da Adam Smith (e David Hume) a oggi, il mercato non solo ha a che fare con la morale, con gli esseri umani, ma ha a che fare con la giustizia. Il mercato è giusto, è buono, è sano, è l’alternativa alla dittatura e al totalitarismo. La nostra vita è costantemente soggetta agli influssi benefici del libero mercato. L’adolescente che vuole capire il suo dolore comprerà un libro, una bella edizione di Goethe o una vecchia copia usata di Baudelaire. Alla nostra ragazza (o al nostro ragazzo) regaliamo fiori, cuciniamo buon cibo, regaliamo vacanze un tempo accessibili a pochissimi. Ci curiamo in casa facilmente, non con acqua olio e strane formule magiche, ma con una pasticca di paracetamolo. Se stiamo male, se siamo depressi, se soffriamo, pagheremo una parcella allo psicologo, che avrà comprato libri importanti e complessi al posto vostro. Nonostante questo ci siamo abituati a giudicare i casi singoli come deprecabili, senza accorgerci dell’ignobile mistificazione che anche in questo caso mettiamo in atto. Giudichiamo Gino Cecchettin perché non capiamo il suo modo di vivere il dolore, che non è il nostro (e non c’è nulla di strano nel credere che il proprio sia il modo giusto di viverlo), e in più – si dice – monetizza su una tragedia. A parte che la tragedia è sua e ci fa quel che vuole, perché un padre non deve chiedere il permesso agli ascoltatori di Fazio o ai social; ma poi cosa c’è di male nel guadagnare, nel creare qualcosa che prima non c’era? Forse questa è una bella metafora del socialismo. Lì, dove vede perdita, il socialismo ne pretenderebbe altra. Mentre noi accettiamo, silenziosi, il complotto contro la libertà di agire.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Ma perché Fazio a “Che tempo che fa” non ha chiesto a Gino Cecchettin di quei tweet sessisti nell’intervista?

di Carlotta Casolaro Carlotta Casolaro

Domandare non è lecito

Ma perché Fazio a “Che tempo che fa” non ha chiesto a Gino Cecchettin di quei tweet sessisti nell’intervista?

“Strumentalizzazione di Giulia Cecchettin? Alla famiglia avrei sconsigliato di rispondere a Salvini, ma…”: parla l’avvocato di Cucchi, Fabio Anselmo

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Tragedie, media e politica

“Strumentalizzazione di Giulia Cecchettin? Alla famiglia avrei sconsigliato di rispondere a Salvini, ma…”: parla l’avvocato di Cucchi, Fabio Anselmo

Ecco perché chi critica Gino Cecchettin dovrebbe invece ringraziarlo dopo l’intervista da Fazio

di Roberto Alessi Roberto Alessi

Giudizi inutili

Ecco perché chi critica Gino Cecchettin dovrebbe invece ringraziarlo dopo l’intervista da Fazio

Tag

  • Fabio Fazio
  • Femminicidio

Top Stories

  • Delitto di Garlasco, Massimo Giletti clamoroso a Lo Stato delle Cose: “Se la madre di Chiara era convinta che Stasi fosse il colpevole gli avrebbe tirato giù il telefono”. Perché Alberto voleva passare a casa Poggi?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, Massimo Giletti clamoroso a Lo Stato delle Cose: “Se la madre di Chiara era convinta che Stasi fosse il colpevole gli avrebbe tirato giù il telefono”. Perché Alberto voleva passare a casa Poggi?
  • Delitto di Garlasco, Marco Poggi ricoverato in una clinica per dipendenze? La famiglia Sempio ha fatto una colletta per tagliarlo fuori dall’omicidio di Chiara? E sul denaro che il padre di Andrea avrebbe dato a Garofano…

    di Pasquale Mario Bacco

    Delitto di Garlasco, Marco Poggi ricoverato in una clinica per dipendenze? La famiglia Sempio ha fatto una colletta per tagliarlo fuori dall’omicidio di Chiara? E sul denaro che il padre di Andrea avrebbe dato a Garofano…
  • Francesco Magnani sbrocca, a chi non succede? Ma l'incidente, le "Brigate Rosse" e il video shock sono meno ipocriti del giornalismo che nasconde le notizie. E l'unico normale è il "volto noto" di La7...

    di Ottavio Cappellani

    Francesco Magnani sbrocca, a chi non succede? Ma l'incidente, le "Brigate Rosse" e il video shock sono meno ipocriti del giornalismo che nasconde le notizie. E l'unico normale è il "volto noto" di La7...
  • Abbiamo visto le foto dell’autopsia di Chiara Poggi e vi raccontiamo cosa dimostrano (gli assassini sono almeno due) e cosa succederà tra qualche giorno... Il punto su Garlasco con un'intervista al medico legale Pasquale Bacco

    di Giulia Ciriaci

    Abbiamo visto le foto dell’autopsia di Chiara Poggi e vi raccontiamo cosa dimostrano (gli assassini sono almeno due) e cosa succederà tra qualche giorno... Il punto su Garlasco con un'intervista al medico legale Pasquale Bacco
  • Enzo Iacchetti e l’ipocrisia degli attori, conduttori e vips. Ora che c’è da protestare davvero dove siete? O in realtà siete solo degli influencer?

    di Moreno Pisto

    Enzo Iacchetti e l’ipocrisia degli attori, conduttori e vips. Ora che c’è da protestare davvero dove siete? O in realtà siete solo degli influencer?
  • Mala del Brenta, Felice Maniero fa esplodere il podcast di Fedez! Il Doge Manca? “Un pagliaccio”. I servizi segreti? “A libro paga”. I soldi? “No comment”. Ma il quadro mai ritrovato?

    di Jacopo Tona

    Mala del Brenta, Felice Maniero fa esplodere il podcast di Fedez! Il Doge Manca? “Un pagliaccio”. I servizi segreti? “A libro paga”. I soldi? “No comment”. Ma il quadro mai ritrovato?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Ok, ma chi caz*o è Maximilian Catenacci, il chirurgo “Bernini della chiappa” a “Che tempo che fa” con Fazio e Littizzetto dopo l’intervista a Chiara Ferragni?

di Jacopo Tona

Ok, ma chi caz*o è Maximilian Catenacci, il chirurgo “Bernini della chiappa” a “Che tempo che fa” con Fazio e Littizzetto dopo l’intervista a Chiara Ferragni?
Next Next

Ok, ma chi caz*o è Maximilian Catenacci, il chirurgo “Bernini...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy