La notizia non è stata ripresa da nessuno, ma se dovesse venire confermata, farebbe tremare la Rai. L'ha pubblicata Lettera 43 ed è la seguente: a Roma un movimento femminista, starebbe preparando un dossier sulle molestie nella tv pubblica, con l'intenzione di sottoporre il materiale raccolto a Barbara Floridia, presidente della Commisisone di Vigilanza Rai. Il movimento, vicino al Partito Democratico, avrebbe raccolto le testimonianze di un gruppo di giovani collaboratrici Rai che lavorano nell'azienda del servizio pubblico. Il dossier in questione conterebbe messaggi compromettenti e video che sarebbero stati ripresi dalle telecamere dei circuiti interni.

In particolare, le testimonianze riguarderebbero le dipendenti Rai che lavorano nella fascia dalle 7.00 alle 19.00, quella meno al centro dell'attenzione politica. Il movimento dunque, starebbe organizzando una documentazione che faccia luce sulla questione delle (presunte) molestie in azienda: un me too versione viale Mazzini? Quando nell'ottobre il movimento MeToo esplose, travolse Hollywood e si diffuse in tutto il mondo: a partire dalla nostra Asia Argento infatti, molte attrici iniziarono a denunciare violenze e molestie subite nel cinema e, più in generale, nel mondo dell'intrattenimento. Al centro delle denunce finì il produttore cinematografico Harvey Weinstein, attualmente in carcere proprio per stupro ai danni di un'attrice russa. Da lì i casi di denunce si moltiplicarono, aprendo una nuova luce su Hollywood e portando anche a nuove regole sui set, ma anche aprendosi ad altre realtà lavorative e divenendo un movimento a livello globale. E in Italia? Nel nostro Paese il MeToo non ebbe grande eco. L'unica a parlarne apertamente fu Paola Ferrari a Repubblica, quando la giornalista dichiarò di aver avuto molti problemi nella sua carriera personale: “La prima volta ero a Portobello, il mio debutto tivù, nel 1977. Enzo Tortora, signore come pochi, mi difese a spada tratta. Chi nega che certe cose in Rai esistano è un ipocrita”, aveva raccontato. Per un certo perioso nel nostro Paese, dopo alcuni servizi delle Iene, venne accusato di violenza il regista Fausto Brizzi, ma poi le accuse vennero archiviate. Ora, se il report di cui parla Lettera 43 dovesse arrivare veramente nelle mani di Barbara Floridia, per la Rai potrebbero iniziare giorni molto complicati...
