Gay-radar impazziti, dopo la foto del generale Roberto Vannacci in kimono. Tanto impazziti da fare pensare a una qualche nuova forma di hackeraggio militare. E anche i gay-sonar stanno iniziando a cantare Raffaella Carrà. Il generale Vannacci ha pronto un nuovo libro, “La forza e il coraggio” (Piemme): è senz’altro un titolo alla Oriana Fallaci (“La rabbia e l’orgoglio”), ma quella foto in cui il machissimo generale Vannacci appare in un kimono alla Manuel Fantoni, battendo probabilmente bandiera liberiana, mi fa pensare più a Yukio Mishima (“Sole e acciaio”) anche perché, com’è noto, a Mishima il kimono gli piaceva assai, uh se gli piaceva! Come a Manuel Fantoni, del resto. La foto, che sta facendo impazzire di gioia la comunità Lgbtqia+, è stata scattata a Viareggio, dopo il bagno di Capodanno. A Destra non l’hanno presa benissimo: a Brunella Bolloli su Libero è proprio caduto l’ormone: “Per noi fan del maschio che non deve chiedere mai vederlo stretto nel kimono con le stampa a fiori ha fatto uno strano effetto”. Niente a confronto dell’effetto che sta facendo sulla comunità gay. Un amico mi ha confidato: “Vorrei accarezzargli la mano di sfuggita, nell’anonimato di un mezzo pubblico, per vedere che crema idratante usa”.
Non è la prima volta che Vannacci stimola l’ormone “omo”, anche la foto in cui scalciava l’acqua contento come la vispa Teresa, mostrando la gialla pianta del piede, aveva dato la stura a fantasie militar-fetish di dominio e sottomissione. Il nuovo libro, parrebbe, essere il viatico per la campagna elettorale in vista delle europee, dove Vannacci sarà candidato per la Lega. E manco a farlo apposta il comunicato stampa della casa editrice parla di “evento editoriale tra nuove polemiche e curiosità”, e sono partite anche le fantasie degli eterocuriosi, che sarebbero quelli etero, molto etero, che però ogni tanto non disdegnano il kimono e l’asta battente della bandiera liberiana. So di compagnie di cabaret “en travesti” che starebbero per mettere in scena il personaggio drag “La Generalona” e non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere se fossimo ancora nell’epoca d’oro della commedia sporcacciona tipo “La soldatessa alla visita militare”: voglio dire, sarebbe già nelle sale “Al generalone piace la soldatessa ma anche il commilitone”. Ma potrebbe anche darsi che, in vista delle elezioni, il generale si stia aprendo a nuovi possibili elettori anche Lgbtqia+. Perché a noi sembra un bravo comunicatore ed è senz’altro consapevole che il voto è meglio prenderlo a 360°. La casa editrice promette che il generale Vannacci si impegna nella promozione (e grazie, sarà in campagna elettorale) e disponibile a interviste. Vuoi vedere che, dopo le numerose polemiche che hanno accompagnato la promozione del libro “Il mondo al contrario” questa volta, al contrario, il generale Vannacci sarà accolto da carri e musica dance e stelle filanti e pride? Molti si chiedono se la comunicazione elettorale sarà affidata a Luca Morisi.