Con una stima di utile netto 2023 che supera i 7.5 miliardi e dividendi maturati pari a 4.3 miliardi, Intesa Sanpaolo è la prima banca in Europa per Dividend Yield. I risultati dei primi nove mesi del 2023, i migliori di sempre per Intesa Sanpaolo, confermano la capacità di generare una profittabilità elevata e sostenibile che consente di promuovere il più importante progetto per la coesione sociale nel Paese. Infatti, Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha annunciato il 26 ottobre scorso a Brescia nel corso dell’incontro “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo” che la Banca destinerà 1.5 miliardi di euro a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze entro il 2027 per contribuire al bene della collettività, considerando gli importi destinati alle iniziative e quelli relativi ai costi delle strutture a supporto delle iniziative stesse.
Papa Francesco è intervenuto con un messaggio al convegno organizzato da Intesa Sanpaolo a Brescia “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo”. Tantissimi gli ospiti del terzo settore, le riflessioni e i progetti per sognare una società più giusta. Letto da Suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e rivolto a Carlo Messina, amministratore delegato di Banca Intesa recitava: “Mi congratulo per l'iniziativa, nella quale proporrete esempi concreti di come una banca può lavorare per l’inclusione. Auspico che le vostre discussioni contribuiscano concretamente a disegnare un modello di sviluppo in grado di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili a sostegno dell'economia reale, aiutando gli individui e le comunità a realizzare le loro aspirazioni più profonde e li bene comune universale. Vi conosco e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto. Comprendo il presente evento anche come la vostra risposta alla esortazione che ebbi a rivolgervi e che invocava l'esigenza di elaborare nuove forme di economia e finanza realmente orientate al bene comune e rispettose della dignità umana, per cui vi esorto a proseguire nei vostri obiettivi per rafforzare il processo di inclusione economico-sociale rivolto con particolare attenzione ai più fragili e in primis ai migranti, a realizzare progetti di demografia per l a sostenibilitàche devono trovare protagonisti giovani e anziani e porsi come antidoto alla cultura dello scarto”. E concludeva: “Vi invito a rimanere saldi nelle ragioni e motivazioni originarie dell’arte del credito e della finanza, che hanno come fondamento la fiducia e l'uso del denaro come linfa vitale del sistema economico, perché tutti possano avere possibilità di riuscita. Come esperti di finanza ed economia, sapete bene che la fiducia, nata dall'interconnessione tra le persone, è la pietra angolare di tutte le relazioni, comprese le relazioni finanziarie. Tali relazioni possono essere costruite solo attraverso lo sviluppo di una cultura dell’incontro in cui ogni voce possa essere ascoltata e tutti possano prosperare, trovando punti di contatto, costruendo ponti e immaginando progetti inclusivi a lungo termine”. Il più importante Gruppo bancario italiano e il più grande datore di lavoro privato del nostro Paese (circa 100.000 dipendenti) ha aperto le porte ad un “Nuovo Umanesimo”: infatti, come si evince anche dalla foto, il mio amico Stefano Barrese, XXII Premio Menichella, Responsabile della Divisione della Banca dei Territori, cioè il numero due di Intesa Sanpaolo, scrive personalmente ad ogni singolo dipendente complimentandosi per i lieti eventi (matrimoni, nascite, lauree ed altro) o per porgere le condoglianze. Questa buona prassi non esiste purtroppo in tutte le grandi aziende o multinazionali, dove impera un netto distacco tra la dirigenza e i comuni lavoratori. Lo dico da avvocato penalista che in Italia ha fatto indagare il più alto numero di banchieri e di bancari. Infine, e non è cosa di poco conto, Intesa Sanpaolo supporta con 5 miliardi l'industria del cinema e della produzione audiovisiva italiana, che rappresentano un'importante risorsa economica e per il Paese in grado di generare un effetto moltiplicatore sulle filiere collegate di turismo, design e moda.