C'è una persona che chiunque si occupi di tv, in questi giorni, non vorrebbe essere: Veronica Gentili. Non perché la giornalista abbia combinato qualcosa di grosso, ma perché le è toccato un peso non indifferente: un programma che ha il “ve l'avevamo detto” già in canna. Stasera, mercoledì 7 maggio, infatti partirà la nuova edizione de L'Isola dei Famosi: le premesse per il naufragio ci sono tutte, ma non si tratta di quello dei concorrenti. Anche perché il cast qualche buon personaggio ce l'ha. Tanto per iniziare, l'Isola arriva dopo sciagurati mesi di reality: sei interminabili mesi di Grande Fratello dallo share medio del 16,76%, seguito a distanza di una sola settimana da un ancor più sciagurato The Couple-Una vittoria per due, spin off che quel modesto risultato lo agogna. Perché dopo l'esordio al 18,55%, il reality di Ilary Blasi si è inabissato fino al 7,65%, senza nemmeno raggiungere il milione di telespettatori ma, in compenso, raggiungendo la chiusura anticipata. Nel frattempo, lo scorso novembre, c'era stata anche la resa de La Talpa. Oltre a una stagione televisiva disastrosa, tra access prime time che non traina pubblico alla prima serata, soap turche, reality la cui unica realtà è quella di non essere guardati.

Ebbene, pronta all'esordio, l'Isola eredita cotanta dote, inclusa l'impalpabile aria di mestizia che un simile risultato si porta dietro. Siccome nella scorsa edizione il programma era in difficoltà, anche là un appena sufficiente 16,63% di share, si è deciso di rivoluzionarlo: volto nuovo alla conduzione e, come opinionista, Simona Ventura. Cioè colei che con l'Isola ha un rapporto viscerale, avendola portata in Rai e condotta per ben otto edizioni, oltre a una da naufraga. Per Veronica Gentili, abituata ai talk politici di Rete 4 e a lanciare servizi alla Iene, il rischio di ritrovarsi ad essere il Robin anziché il Batman della storia, è altissimo. A proposito delle Iene, ci sarebbe poi un'altra questione che la povera Gentili si ritrova tra capo e collo: i servizi di Roberta Rei su Rocco Siffredi. Si dà il caso infatti, che a spaccare cocchi in Honduras, ci sarà pure Lorenzo Tano: 29 anni, belloccio al punto giusto, figlio di Rocco Siffredi nonché suo collaboratore. Quel Siffredi la cui innata volgarità viene spacciata da anni per simpatia, con tanto di conduttori che si sganasciano ai suoi continui doppi sensi: ma che mito questo Rocco, ma quant'è divertente con le sue battute su quanto ce l'abbia grosso.

Tra l'altro, fu proprio l'Isola dei Famosi a sdoganare definitivamente Rocco Siffredi in tv: era il 2015, lui piangeva promettendo che sarebbe stato un padre e un marito diverso e commuoveva tutti, perché ehi, anche gli attori hard hanno un cuore come noi. Proprio in queste settimane però, Roberta Rei ha realizzato dei servizi in cui alcune ragazze denunciano violenze da parte del “re del porno”: l'ultimo è andato in onda giusto ieri. Le testimonianze sono raccapriccianti: insistenze, prolassi anali, dolore. A supporto dei racconti, dei video girati nell'ufficio di Siffredi anziché su un set, prima caricati in rete poi opportunamente rimossi: in uno si sente addirittura una ragazza che piange, perché lei l'anale non lo vuole fare e invece ha Rocco ansimante e indiavolato addosso. Intervistato anche lui da Roberta Rei per fornire la propria versione dei fatti, Siffredi ha parlato di invidia e di complotto ai suoi danni con gli occhi strabuzzati. Fin qui i fatti, il contenuto dell'inchiesta della Rei. Ora la domanda è: come verrà gestita la faccenda? Nella soluzione più facile, evitando completamente l'argomento o qualsiasi riferimento ad esso: un grande esercizio di ipocrisia che rinnega l'essenza stessa del genere reality. Ma Veronica Gentili non può fingere di non sapere, dato che il “problema” le si è creato in casa, oltretutto a ridosso dell'Isola. L'altra soluzione, e non sarebbe la prima volta, sarebbe raccontare Lorenzo Tano come un ragazzo che viene da una famiglia sicuramente particolare, ma comunque piena di valori. Magari con collegamento paterno strappalacrime. Un'operazione simpatia che davvero, autori, risparmiatecela: almeno per rispetto di quel pianto. La tv ha creato un personaggio, la tv adesso lo sta decostruendo. La tv però dovrà anche trattarlo in qualche modo: Lorenzo Tano non può risultare figlio di N.N., specie perché è planato ai Caraibi proprio in quanto figlio di. Sta passando in sordina, eppure il caso Siffredi aleggia sull'Isola. Ecco qua, allora; nella speranza che dopo aver posto la questione, ci venga evitata sia l'ipocrisia che lo sfruttamento dell'Isola per ricostruire l'imene mediatico di Siffredi. Prego, non c'è di che.
