Il governo Meloni ha dato il via libera alla cessione della quota di maggioranza di Comau, azienda di eccellenza nel settore della robotica e dell’automazione, al fondo americano One Equity Partners, imponendo però delle condizioni precise. Il Consiglio dei ministri ha approvato l’operazione, garantendo al contempo la tutela di un asset strategico per l’industria italiana, con l’obiettivo di proteggere la competitività e la presenza produttiva del Paese.
La cessione riguarda il 50,1% di Comau, attualmente controllata da Stellantis, che manterrà comunque una quota del 49,9%. L'operazione è stata approvata con l'esercizio del "golden power", uno strumento che permette al governo di intervenire su transazioni che coinvolgono settori strategici, imponendo condizioni volte a salvaguardare gli interessi nazionali.
In una nota ufficiale, Palazzo Chigi ha chiarito le prescrizioni imposte: in primo luogo, sarà fondamentale garantire gli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, così come il mantenimento degli impianti di produzione in Italia. Inoltre, dovrà essere preservato il know-how tecnologico italiano, cruciale per il futuro competitivo del settore. La tutela della forza lavoro è un altro aspetto chiave dell'accordo, con l'impegno che l’operazione avrà un impatto positivo nel medio-lungo termine.
Il monitoraggio del rispetto di queste condizioni sarà affidato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sotto la guida del ministro Adolfo Urso, che ha preferito non commentare dettagli sull’operazione, dichiarando solamente: “Non dico nulla prima e non dico nulla dopo, ma svolgo il mio lavoro”.
Comau, con sede a Grugliasco e oltre 3.000 dipendenti, di cui 700 in Italia, rappresenta un fiore all’occhiello dell’automazione industriale. La cessione era parte degli accordi presi durante la fusione tra Fiat Chrysler e Psa nel 2021, ed è stata formalizzata con il passaggio del capitale sociale a Oep Heron BidCo, società collegata al fondo One Equity Partners.
L’operazione segna un importante compromesso tra il governo italiano e il gruppo Stellantis, guidato da John Elkann, e rappresenta una tregua strategica che punta a proteggere il futuro di un'azienda cruciale per il Paese, assicurando al contempo che Comau continui a operare come eccellenza italiana nel campo della robotica e dell’automazione.
Nel frattempo l’ad Carlos Tavares è stato convocato in Parlamento per discutere della situazione occupazione e degli investimenti, mentre il management della società ha subito vari avvicendamenti, e lo stesso Tavares potrebbe abbandonare nel prossimo futuro.