Al Palio è legato un giro d'affari sterminato, con fantini assetati di denaro e gloria a fomentarlo. 10 contrade per 4 giorni avranno un solo Dio: il proprio cavallo.
Siena e il Palio sono una cosa sola: si potrebbe dire che Siena è Il Palio e che Il Palio è Siena. La “carriera”, così come viene definita in gergo, ha reso nota nel mondo la cittadina toscana, fungendo da prezioso volano alla già florida economia locale e regionale, che si vede, ogni anno, travolta dal turismo nei giorni che precedono l'evento, da imprenditori esteri pronti a pagare migliaia di euro per assicurarsi uno dei balconi di Piazza del Campo.
Il Palio si svolge ininterrottamente, eccetto edizioni saltate per motivi straordinari (come nel 2020 e 2021 per il Covid), dal 1633 ed è riuscito a mantenere intatto il suo valore storico e culturale. Esso si svolge nella celeberrima Piazza del Campo, il cui interno ha l'emblematica forma di conchiglia e il cui esterno, nei giorni che precedono l'evento, viene cosparso di tufo per costituire il tracciato, al lato del quale sorgono gli spalti e, nella zona di partenza, il posto riservato al “mossiere”, colui che legge l'ordine d'entrata nei canapi, che decreta la validità della “mossa” (la partenza) e che tenta di contenere l'esuberanza di fantini e cavalli mediante vari provvedimenti.

Ciò che conta, però, il 2 luglio e il 16 agosto, rispettivamente Palio della Madonna di Provenzano e Palio dell'Assunta, è godere. In questo senso è come se il Palio, col suo immenso fluire di denaro (può ammontare a diverse centinaia di migliaia di euro il compenso di un fantino in caso di vittoria) e con la partecipazione viscerale dei senesi, partiti in 17 contrade, incarnasse tutti i sentimenti che quotidianamente reprimiamo o nascondiamo.
Per godere, infatti, non è indispensabile raggiungere il drappo: può perdere la rivale o vincere l'alleata, condizioni su cui i capitani delle contrade lavorano costantemente nei 4 giorni che precedono ogni carriera, e, soprattutto, negli attimi che anticipano la partenza, quando sono note le posizioni dietro al canape (la fune dietro alla quale si dispongono i cavalli nelle fasi di partenza) e quando tutto è affidato ai fantini, che segretamente stringono ricchi accordi in base agli interessi della contrada o ai propri, colpendo senza paura o tradendo, vendendosi, senza rimorso.
Il valore sacro del Palio e la scarna integrità morale dei fantini sono dimostrate dagli atteggiamenti dei contradaioli. Dopo il sorteggio dei cavalli, in gergo barberi, da cui “barbaresco” (l'uomo che si prenderà cura dell'animale), le contrade definiscono gli accordi con i fantini, scelti sulla base di esperienze e rapporti passati o convenienze del momento. Il fantino sarà seguito, dal momento della scelta, da una vera e propria scorta che lo monitorerà h24 per assicurarsi che non si venda. Il barbero, invece, sarà trattato come una divinità, come un oggetto sacro da venerare, a sottolineare la religiosità del Palio, un vero credo ricco di dogmi. Come ogni anno, le contrade in pista saranno 10 (su un totale di 17): 7 scelte di diritto poiché escluse l'anno prima e 3 sorteggiate tra le precedenti partecipanti. I cavalli migliori, in quest'edizione, sono stati abbinati alle uniche due rivali in pista: Tartuca e Chiocciola, che correranno, rispettivamente, con i già vittoriosi Zio Frac e Tale e Quale.
Il fantino della Tartuca sarà Carlo Sanna detto “Brigante” (ogni fantino ha un soprannome che gli viene assegnato nel Palio dell'esordio dalla propria contrada), vincitore di 3 carriere; la Chiocciola, invece, ha destato stupore con la scelta di Giosuè Carboni detto Carburo, il quale non ha ancora mai vinto a Piazza del Campo. Il fuoriclasse Giovanni Atzeni detto Tittìa, in grado di trionfare in 10 palii, correrà nell'Oca con l'esordiente Diodoro, mentre Jonathan Bartoletti, dall'alto dei suoi 5 palii vinti, sarà tra le fila del Bruco con Viso d'Angelo. Il resto dello schieramento sarà completato da:
- Istrice, Bruschelli, Dorotea Dimmonia;
- Pantera, Caria, Arestetulesu;
- Valdimontone, Zedde (alle spalle 3 palii vinti), Comancio;
- Selva, Andrea Sanna, Zenis;
- Lupa, Mula, Ares Elce;
- Drago, Putzu, Dioso de Campeda.
In ogni caso, l'andamento del Palio sarà profondamente influenzato dall'ordine d'entrata nei canapi, che verrà reso noto solo all'entrata dei cavalli in pista, e dal conseguente posizionamento dei concorrenti. Nove contrade, infatti, partiranno allineate, mentre una soltanto avrà il cosiddetto posto di rincorsa, collocato leggermente dietro. Proprio la contrada di rincorsa avrà il potere di avviare la carriera, che inizierà solo quando, qualora il mossiere reputi la mossa valida, essa si lancerà in partenza. Sarà possibile vedere il Palio stasera su La7 a partire dalle 17:20. L'ingresso dei cavalli nella piazza è previsto per le 19:30.

