Ho visto lui che abbraccia lei, solo che lui è sposato: ma non con lei. Ed è così che una tranquilla serata ti trasforma in zimbello mondiale, sollazzando milioni di utenti social che commentano. I fatti sono probabilmente noti ai più: al concerto dei Coldplay a Boston, Massachusetts, la kiss cam ha beccato una coppia sorridente e abbracciata. Almeno finché i due non si sono accorti di essere ripresi: a quel punto si sono staccati, hanno cercato di nascondersi, ma il danno ormai era fatto. Tanto per iniziare perché con la loro ritrosia hanno attirato l'attenzione di Chris Martin, che ha subito commentato: “Guarda questi due, o hanno una relazione o sono molto timidi”. Poi perché la faccia rossa della ragazza vicino a loro diceva più di mille parole. Ma soprattutto perché, con la loro reazione, si sono segnati sul petto la lettera scarlatta di questi tempi: lo sputtanamento social.

Se i due si fossero limitati a sorridere, nessuno se ne sarebbe accorto o quasi. Sicuramente il video non sarebbe rimbalzato da un account X a uno Facebook, da uno Instagram a uno Tik Tok, non sarebbero diventati meme viventi. In breve, si è scoperta l'indentità dei due: Andy Byron, Ceo di Astronomer dal 2023, azienda di software valutata oltre un miliardo di dollari. La donna, invece, è Kristin Cabot, Chief People Officer della stessa compagnia di Byron e recentemente promossa. E fin qui, niente di sorprendente: i biglietti per i Coldplay costano, si sa. Il problema (se così vogliamo chiamarlo) è che Andy Byron è sposato con Megan Kerrigan, con cui ha due figli. Il video diventato virale e non solo ha smascherato i traditori, ma ha trasformato una vicenda privata in pubblica: tutto in pochissime ore. Quello che sarebbe potuto essere chiacchiericcio in una città americana, in un quartiere o in un giro di amici, si è trasformato in questione internazionale. Intanto la Kerrigan, registrata con il doppio cognome, ha già tolto quello del marito dal profilo Facebook, salvo poi chiudere l'account: segno che è stata inondata di messaggi privati, segno che non gradisce l'attenzione che sta ricevendo.

Al di là della figura di palta, questo pasticciccio brutto del concerto dovrebbe farci riflettere sul fatto che basta davvero pochissimo per ritrovarsi al centro dell'attenzione pubblico-mediatica. Indipendentemente dal proprio ruolo, la nostra vita professionale e privata può finire nella tempesta. In Italia ad esempio, lo sa bene quel ragazzo che pochi giorni fa ha accompagnato la fidanzata al concerto e, il giorno dopo, si è ritrovato virale su X, colpevole di guardare la fidanzata cantare in maniera, a detta dei commentatori, inquietante. Non si tratta di giustificare o difendere il traditore, quanto di rendersi conto della rapidità con cui la vita delle persone viene ridotta a sollazzo per il pubblico. Dietro i nostri meme ci sono la rabbia, il dolore degli altri. E qui, per quanto la vendetta possa avere un buon sapore, arriva la brutta notizia: il diritto alla privacy non spetta solo alle persone moralmente integerrime. Lo stesso diritto che poi invochiamo quando la storia finisce male, diventando di nuovo, intrattenimento per i commentatori indignati.
