Ma avete letto la newsletter di Selvaggia Lucarelli, Vale tutto? Questa volta non ha lanciato frecciate nei confronti di nessuno. No, stavolta ha deciso di parlare di sé, della sua vita e dei suoi progetti, e, più precisamente, della sua società, "Boutade", che ha fondato insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli. Un passo indietro rispetto alla sua tradizionale linea provocatoria? Per i più ingenui, forse, l’idea che una come lei possa ancora ricevere delle porte in faccia sarebbe quasi incredibile. Eppure è proprio quello che le è accaduto, e, come una buona self-made woman, lo ammette senza filtri. Dopo aver fondato la società lo scorso anno, infatti, molti dei suoi progetti erano stati scartati. E sì, ammette che non è stato affatto facile, soprattutto perché in un mondo così competitivo, a volte le idee più originali o controcorrente rischiano di non essere apprezzate da chi detiene il potere. Così, a un certo punto, si è stancata di dover bussare alle porte, chiedere supporto a chi, piuttosto che aiutarla, avrebbe finito per rendere il suo prodotto meno autentico, meno "selvaggio", più simile a quello che gli altri volevano vederle realizzare. E così, dopo tanti anni di lavoro, che siano stati più o meno contestabili, Lucarelli ha deciso di prendere il controllo dei suoi progetti. E lo ha fatto insieme al compagno Lorenzo, creando un sodalizio che potrebbe portare a nuove sorprese. Podcast, documentari, contenuti creativi, ma soprattutto contenuti autentici, scrive lei. Forse adesso è davvero arrivato il momento per Selvaggia di concentrarsi su ciò che le piace, senza la pressione dei numeri e del traffico che spesso sono il pane quotidiano di chi lavora nel mondo dei media?

Questa mossa potrebbe segnare un nuovo capitolo della sua carriera? Sicuramente se ne parlerà molto, come sempre, perché nonostante tutto, Selvaggia è un personaggio che non lascia indifferenti. Ma dubitiamo che in questi progetti non ci saranno ulteriori pretesti per sparare qualche bomba, per far parlare di sé o di temi a lei cari. Ma, come ben sappiamo, è proprio questo che l’ha resa una delle giornaliste più seguite e criticate di sempre. Lo farà anche con "Boutade", o ha deciso di mollare un po’ questo personaggio un po’ esasperato? Fatto sta che in questa sua ultima newsletter, ha parlato di un podcast che uscirà il 4 aprile, definendolo "una storia inedita, angosciante e profetica". Che cosa ci aspetta? Un thriller? Un’indagine sconvolgente? Una storia vera, un colpo di scena? Ancora non lo sappiamo, ma sicuramente c’è molta curiosità intorno a questo progetto. Ma non finisce qui. Ha accennato anche ad altri progetti. Ha parlato di un documentario su un ragazzo che ha trovato la sua grande occasione, e ha citato un podcast sul crime, che sembra promettere bene. Ma, a differenza di quanto ci si aspetterebbe da una persona che vive di contenuti virali, Lucarelli ha anche specificato che produrranno "pochi contenuti", proprio per concentrarsi al meglio su ciascuno di essi, cercando di curarli nei dettagli. Una dichiarazione interessante, considerando che in passato la quantità è stata sempre importante come vogliono i social. Se davvero riusciranno a mantenere questa promessa, lo scopriremo presto. Ma c'è da dire che, da come si è espressa, sembra che Selvaggia non sia poi così tanto interessata (o non solo) al grande traffico e ai numeri. Anche se in ogni ambito, il lavoro oggi è anche questo: bisogna fare i conti con i numeri, con il pubblico, con ciò che funziona davvero. Ce la farà anche stavolta?
