Mi fu detto che la guerra in Ucraina era del tutto immotivata. Mi fu detto che la guerra era scoppiata senza alcun motivo, ma ora il New York Times ha pubblicato un articolo in cui afferma che c’erano 12 basi segrete di spionaggio in Ucraina, e che la missione negli ultimi dieci anni era quella di intraprendere una guerra fredda in Russia. Questo è un articolo scritto nei dettagli (che vi invito a leggere nelle pagine del Nyt) dove si evidenzia anche come le unità della Cia si stavano incorporando e si addestravano con l'intelligence ucraina e le forze speciali ucraine, ma soprattutto parlano del chiaro coinvolgimento diretto con il governo ucraino. Per qualche motivo il nostro Presidente si sta invischiando in situazioni più grandi del nostro paese, e ci sta tirando tutti in mezzo. Strette di mano e abbracci con uno straniero che insulta il nostro paese e dà ordini a noi italiani. Ma che sta succedendo? Chi è Volodymyr Zelensky? Quanta ingratitudine dopo tutti gli aiuti e denaro che abbiamo mandato, oltre a contributi economici, dispositivi di protezione come elmetti e giubbotti, munizioni di diverso calibro, sistemi anticarro e antiaereo, mortai, lanciarazzi, mitragliatrici leggere e pesanti, mezzi Lince, artiglieria trainata, tute, maschere protettive, kit per rendere potabile l’acqua, munizioni, veicoli, obici, lanciamissili, mitragliatrici e armi leggere. L’Italia ha anche inviato forniture per i civili, tra cui generatori, equipaggiamenti e impianti per la protezione nucleare, biologica, chimica e radiologica, in questo caso utilizzabili eventualmente in zone popolate per tutelare la salute di civili e militari. Dagli indumenti protettivi, come le tute e le maschere fino alle pillole per potabilizzare acqua, sono diversi i kit inviati da Roma per scongiurare gravi danni alle persone in caso di attacchi nucleari o con armi chimiche. E per noi? Ci portano alla guerra in mutande? Siamo pronti? Ogni giorno si intensifica l’azione della macchina degli aiuti da parte di istituzioni, organizzazioni internazionali, associazioni no profit, parrocchie ed enti privati a fianco delle realtà operanti sul territorio di guerra e ai confini per accogliere i profughi ucraini. Forse Zelensky non capisce cosa sia la nostra democrazia europea. Noi ci possiamo concedere di essere simpatizzanti di fazioni politiche o di un paese perché abbiamo libertà di espressione. È molto pericolosa questa propaganda da guerra creata per eliminare ogni minimo dissenso. Non siamo noi che dobbiamo adeguarci ai pensieri di Zelensky, ma è lui il rappresentante dell’Ucraina che se non gradisce la nostra cultura occidentale non può certamente far parte dell’Europa. Quel video così hollywoodiano del nostro Presidente in stile Top Gun postato da Daniela Santanché, mi ha fatto molto incazzare. Non dovremmo fare un referendum per capire chi veramente vuole andare in guerra?
La signora Giorgia Meloni con i nostri soldi sale in Ucraina senza nemmeno chiedere e parla a nome nostro. Presidente, si ricordi che Lei è una nostra dipendente. E dulcis in fundo la steccata: chi non è d’accordo con il programma imposto da media e dal governo è automaticamente filoputiniano. Veramente hanno tempo per segnalare chi è pro-Putin? Ma poi che significa esattamente? Qualche giorno fa passavo davanti a una manifestazione pro-Ucraina e sentivo un signore che diceva che noi Italiani ed Europei dovremmo ringraziare gli ucraini perché stanno proteggendoci dalla Russia. Non ci volevo credere! Però ho capito che è questa la narrativa che stanno inculcando a queste persone per salvarsi la faccia. Non dobbiamo permettere che la storia di questa guerra in Ucraina venga scritta con le menzogne e il sangue innocente degli ucraini. I popoli che hanno sostenuto questa guerra e soprattutto la Nato non possono dirsi soddisfatti, perché io da sposa di un militare americano non vedo questi risultati fenomenali. Non vedo che le sanzioni hanno piegato la Russia, come dicevano due anni fa, non vedo che noi italiani paghiamo le stesse bollette o bollette meno care. La storia sarà una sola e non parlerà di eroi ma scriverà del popolo ucraino che si è fatto fregare. E per concludere (spero gli arrivi il mio messaggio): caro presidente Zelensky, ringrazi la mia amica Giulia Schiff che è venuta nel suo paese a imparare a combattere per la sua libertà, e a insegnare a voi ucraini che cosa sia veramente la libertà senza essere segnalati, censurati o puniti! Ringrazi Giulia a cui per ora non ha notificato nulla e dato nessuna medaglia e nemmeno a suo marito ucraino. Protegga i suoi soldati ucraini e i giovani uomini della sua terra, perché mentre la sua famiglia è in Florida, o da qualche parte al sicuro, altri figli non torneranno a casa.