La cosa buffa non sono i manager, gli artisti o i dirigenti che cambiano casacca, ma la forza politica di turno che li valorizza. In una recente intervista a Peter Gomez, nel programma La Confessione sul Nove, la cantante e giudice di Amici Arisa ha paragonato Giorgia Meloni a una mamma “che deve badare a tanti figli”; va bene che ha espresso parere negativo su Matteo Salvini ma, anche se la premier non ha mai detto o fatto nulla di male contro la comunità Lgbt, non pare che i diritti della comunità stessa siano la priorità del governo. Giustamente o ingiustamente. Fino a mesi fa, Arisa era di sinistra, amica stretta di Fabio Fazio, paladina dei gay, i quali dopo anni di bei proclami le si sono rivoltati contro. Per la serie “cosa non si fa pur di lavorare”, qua Arisa sembra non soltanto aver esagerato con certi discorsi ma rinnegato ciò che è, partendo dai suoi principi.
Marco Travaglio sembra aver ritrovato lo spirito “montanelliano” degli albori: si scaglia ormai inutilmente contro Marcello Dell’utri, assolto da tutti i reati, ma guai a parlar male del Governo Meloni. Se mai, appunto, meglio ricicciare fuori cose passate di Silvio Berlusconi, le quali fanno sempre gran clamore, o le vicende del blocco navale di Matteo Salvini, così il direttore del Fatto Quotidiano si dà ancora una parvenza di sinistra. Giorgia Meloni, al momento, è troppo potente per essere ostacolata o proclamata “in difficoltà”, per cui meglio allisciarsela indirettamente e perdere momentaneamente la faccia, la quale sarà recuperata al primo accenno di difficoltà politica o meglio ancora personale; il “mood Silvio Berlusconi” è una garanzia.
Se Arisa va contro il suo pubblico e Marco Travaglio accetta Giorgia Meloni forse per essere accettato dai salotti che conteranno, c’è un personaggio di cui a distanza di anni pochi hanno capito cosa faccia in tv o (ormai) nella musica: Morgan. Buon conoscitore della materia come ce ne sono tanti, con doti canore a oggi tutt’altro che evidenti, flop in tv (l’ultimo programma, in seconda serata su Rai 2, ha avuto una media del 4%) come nella discografia, tornerà a X Factor dopo aver giurato di non metterci più piede, alla faccia della coerenza. Favorevole alla legalizzazione delle droghe e politicamente da sempre a sinistra, recentemente Morgan è diventato il “braccio armato” di Vittorio Sgarbi per quanto concerne la cultura italiana e molto vicino all’attuale esecutivo di centrodestra.
Oltre a questi tre casi clamorosi, troviamo Alberto Matano, in principio Udc, poi vicino al ministro grillino Vincenzo Spadafora, dopo aver dichiarato di essere etero a Striscia la Notizia, fa coming out e si sposa con il compagno, nel frattempo è uno dei pochi conduttori che è già stato confermato nella prossima stagione televisiva, a La vita in diretta. O ancora Anna Falchi, un tempo dichiaratamente vicina a Valter Veltroni poi, fidanzatasi con il nipote di Bruno Vespa, Andrea Ruggeri, parlamentare di Forza Italia, si è trasformata in berlusconiana per poi ora esprimere parere positivo sul governo; attualmente è alla conduzione de I fatti vostri.
Badiamo a un caso: il mondo dello spettacolo è precario ed è consuetudine, soprattutto in Rai, essere filogovernativo per lavorare, ma certi personaggi pare non conoscano il senso del ridicolo e della sfacciataggine. Speriamo almeno che l’attuale Governo monitori bene la situazione e se “favoritismi” devono essere, li faccia con chi è sempre stato coerente con le idee di Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini; perché la sinistra, se non sei dei loro, vaglia molto bene le risorse umane ed epura “punto e basta”: ultimi undici anni docet.