Matteo Lepore, sindaco Pd di Bologna, ancora al centro delle polemiche. La sua decisione di imporre il limite di trenta chilometri orari per le strade bolognesi ha creato due fazioni, quasi due tribune di tifosi tra sostenitori della nuova regola e rispettivi avversari. Tra chi si è occupato della questione (ieri sera Lepore era anche ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7) c'è il giornalista e conduttore Mario Giordano, che nel suo programma su Rete 4, Fuori dal Coro, ha cercato di mettere in chiaro alcuni punti; lui (ovviamente) siede nella curva degli avversari. “Stasera mi sento fuori dal coro perché voglio andare veloce, invece non si può più, comincia così Giordano, e poi continua: “Bisogna andare piano. Per essere verdi, per essere green, per essere giusti. Bisogna andare a trenta all’ora”. Il sarcasmo è evidente, ma l’ironia del giornalista poi lascia spazio a un’insinuazione per niente banale. “Loro vanno avanti - ha detto Giordano -, i fan del green, i fan dei trenta all’ora vanno avanti perché dicono ‘ah così si riducono gli incidenti. Ma sarà vero che si riducono gli incidenti?”, in fin dei conti, continua, “loro non danno dei dati”, e allora ecco questi dati…
Mario Giordano mostra così prima un grafico di Lavoce.info, degli “studiosi seri e indipendenti”, ha voluto sottolineare il giornalista, che sono andati “a vedere là dove è stato messo il limite dei trenta all’ora in zone più piccole […]. Ebbene - continua Giordano -, il numero degli incidenti non si è ridotto”. Inoltre, il giornalista ha sentito anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi di Forza Italia, che nei giorni scorsi ha rivendicato di aver attuato la restrizione già nel 2021 nella sua città. “Lui dice - riprendendo le parole di Giordano - ‘Funziona tutto’. Funziona, ma mi dai un dato, si sono ridotti gli incidenti? Il sindaco non dice niente, e allora ce li siamo andati a cercare”. Arriva, così, la seconda grafica della serata di Fuori dal Coro. Questa volta non un grafico, ma una tabella con dei numeri ben precisi, questi riscontrati dall’Aci. Si tratta dei dati riguardanti incidenti (stradali), morti e feriti a Olbia, un confronto con i risultati del 2021 e quelli del 2022. Un anno di limite a trenta chilometri orari avrà migliorato la situazione? Beh, non proprio; e forse l’ha addirittura peggiorata. Per spiegare al meglio questi numeri, riprendiamo un articolo a firma di Francesco Bonazzi apparso sull’edizione del 25 gennaio del quotidiano La Verità, che ha riportato (e commentato) gli stessi numeri. “E se si guardano degli incidenti a Olbia - scrive il giornalista - […] si scopre che i morti sono rimasti stabili, in compenso incidenti e feriti sono aumentati rispettivamente del 21,3% e del 30,8%”. Nello specifico, continua Bonazzi, “tra il 2021 e il 2022, a Olbia il numero totale di incidenti è passato da 2016 a 262 (+21,3%), il numero dei morti è rimasto stabile a quota 3 e quello dei feriti è lievitato da 279 a 365”. Dunque, la “città lumaca”, come descritta in un altro articolo de La Verità, se non riesce nemmeno ad assicurare delle strade più sicure (anzi), a cosa serve realmente? A questa domanda risponde ancora una volta Mario Giordano, sempre dallo studio televisivo di Mediaset. “È una follia – commenta – green che tende, che vuole, che mira a tenere fuori dalle città le persone, a meno che non siano molto ricche”. Insomma, è “a questo - termina Giordano - che servono i trenta all’ora”.