Quella sottile differenza tra “essere un missile” e “fare un missile” spiegata da McLaren. Nel primo caso occorre guardare alle prestazioni della scuderia in Formula 1 durante i week-end di gara. In pista, infatti, a bordo delle loro monoposto, la coppia di piloti Lando Norris e Oscar Piastri si trasformano in due razzi, con l’obiettivo di dare la caccia al primo della classe (o della griglia) Max Verstappen e la sua Red Bull. Per il momento, in questa stagione 2024, il grande recupero è riuscito solamente una volta, con la vittoria del giovane britannico classe 1999 al Gran Premio di Miami. Ok, e questo è il lato sportivo; ma c’è anche un’altra versione di McLaren… Ma è vero, come afferma il vice miraglio inglese Andrew Burns (fonte Daily Mail), che “la difesa (di un Paese, ndr) e gli sport motoristici hanno molto in comune”?
Beh, a quanto pare è vero, o almeno lo è per McLaren. Infatti, riporta ancora il giornale britannico, “il team di Formula 1 sta aiutando l’esercito a costruire un missile ipersonico per competere con Russia e Cina, nell’ambito di un progetto da un miliardo di sterline (poco più di un miliardo di euro, ndr)”. Altro che sfide su quattro ruote, qui l’affare si fa serio; anzi, bellico. L’ambizione dell’esercito del Regno Unito, infatti, è quello di cominciare a competere con la strapotenza bellica russa e cinese, e proprio per questo ha chiesto aiuto a McLaren e al suo team di ingegneri. La casa automobilistica, continua il Daily Mail, “ha firmato un patto con le Forze Armate con l’obiettivo di sviluppare un razzo in grado di affrontare curve e sterzate a velocità superiori a quatto mila miglia orarie (oltre sei mila chilometri all’ora, ndr)”. La grande caratteristica di queste armi è rappresentata dalla loro velocità che le rende difficili da intercettare. Proprio per questo “il Ministero della Difesa vuole i missili entro sei anni, poiché Russia e Cina ne sono già in possesso”. E come se non bastasse, sottolinea ancora il quotidiano inglese, “durante l’estate le truppe della Royal Artillery metteranno alla prova la rivoluzionaria arma ‘DragonFire’, capace di perforare i proiettili nemici in arrivo. L’improvvisa urgenza di implementare una serie di ‘armi a energia diretta’ è dovuta all’allarmante utilizzo efficace da parte del Cremlino di veicoli aerei senza pilota in Ucraina”. Insomma, inizia una nuova fase della guerra voluta da Putin, e adesso tutti sembrano essere involti, anche McLaren…